Rinvio del voto m5s Rinvio del voto m5s

Voto Rousseau sospeso, Beppe Grillo vuole aspettare Draghi VIDEO: la base se la prende con Crimi e i vertici

Voto Rousseau sospeso: il voto sul governo previsto dalle ore 13.00 di oggi, mercoledì 10 febbraio, è temporaneamente sospeso. I nuovi orari di inizio e termine votazione saranno successivamente comunicati”.

È quanto afferma il capo politico M5S Vito Crimi in un post apparso poco fa sul blog delle Stelle.

A chiedere un rinvio era stato Beppe Grillo in persona. Il fondatore del Movimento, nella giornata di ieri aveva blindato Mario Draghi definendolo “grillino”. In un lungo video registrato dopo le consultazioni di ieri sera e visibile in fondo all’articolo, il fondatore aveva smontato l’immagine da ex presidente della Bce definendo il premier incaricato “uno di noi”.

Draghi, voto rinviato su Rousseau La base in rivolta

Sulla piattaforma, in queste ore si può soltanto votare le modifiche allo Statuto. La base è arrabbiata e non ha preso bene l’appello di Grillo.

I militanti sul Blog delle stelle reclamano la consultazione sul Governo e se la prendono anche con il fondatore. C’è chi scrive: “Rimandano la votazione! Mai più seduti allo stesso tavolo con due Mattei e mai con l’ex cavaliere. Lezzi e compagni resistete!“, scrive un altro militante.

Su Zoom, nella serata di ieri è stato organizzato un v-day contro Draghi. L’ala contraria alla fiducia al governo h700 i partecipa visto la presenta in rete di circa 700 tra militanti ed eletti M5S.

Tra loro c’erano anche molti parlamentari, come Barbara Lezzi, Elio Lannutti, Alvise Maniero, Andrea Colletti, Mattia Crucioli, Elena Botto, Leda Volpi, Primo Di Nicola, Bianca Laura Granato, Pino Cabras, Jessica Costanzo, Laura Angrisani, Raphael Raduzzi. 

Crimi: “Sui temi Draghi mi ha fatto una buona impressione. Ma non andremo al Governo a tutti i costi” 

Sui temi” Mario Draghi “mi ha fatto una buona impressione. Ci ha presentato un programma di notevole spessore. Ha ascoltato con interesse la nostra proposta di mettere sotto il cappello dell’ambiente il Mise, i Trasporti e le Infrastrutture”.

A dirlo al Corriere della Sera è il reggente del M5s Vito Crimi. Che, sul rinvio del voto tra gli iscritti, chiarisce: “Non andremo al governo a tutti i costi, ci stiamo confrontando”.

Crimi premette: “Alcune garanzie le abbiamo chieste, ottenendo rassicurazioni sul Mes, sulla scuola, sulla continuità con il governo Conte”.

Come saranno formulati i quesiti di Rousseau? “Dire sì o no a Draghi sarebbe troppo povero. Quando avremo qualcosa su cui votare scriveremo nei quesiti ‘vogliamo stare in un governo che ha queste caratteristiche?'”.

In merito ad una possibile scissione, qualora vincessero i sì, ribatte: “Anche quando siamo andati al governo con la Lega e poi con il Pd sembrava fossimo al redde rationem, invece in dieci anni non ci siamo mai spaccati”.

Alla richiesta di quantificare i senatori del MSs che andranno all’opposizione, risponde: “Fin qui hanno abbandonato una ventina, forse. Se qualcun altro deciderà di non adeguarsi al voto degli iscritti ne prenderemo atto, ma non si può definire scissione”.

E se il nuovo Governo cambierà la prescrizione? “Nessuno vuole modificarla – risponde -, abbiamo un accordo siglato ai tavoli tematici e inserito nella riforma del processo penale, che va conclusa” (video Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev). 

 

Gestione cookie