Abdulrahman al-Khayyal, il ragazzo che voleva abbracciare tutti: arrestato

Abdulrahman al-Khayyal, il ragatto che voleva abbracciare tutti: arrestato
Abdulrahman al-Khayyal, il ragazzo che voleva abbracciare tutti: arrestato

RIYAD – Abdulrahman al-Khayyal voleva abbracciare tutti, ma la polizia religiosa lo ha arrestato e gli ha fatto promettere di non farlo più. Il giovane saudita si aggirava per le strade di Riyad imbracciando un grosso cartellone con su scritto: “Free Hug”. Lo ha visto in una clip virale che gira su YouTube e ha pensato che anche nella sua città c’erano persone meritevoli di un abbraccio gratis.

Così insieme al suo amico munito di videocamera si è lanciato per le strade a dispensare abbracci a chiunque. Fin quando non si è imbattuto in una pattuglia della Commissione per la Promozione della Virtù e la Prevenzione del Vizio che li ha arrestati con l’accusa di aver messo in atto “pratiche esotiche”.

I due sono stati infine rilasciati, ma solo dopo aver firmato un impegno a non farlo più. Ma Abdulrahman non si arrende e confessa al quotidiano britannico Indipendent di essere pronto a rifarlo perché fiero del suo gesto, che considera “un atto di carità”.

La polizia religiosa in Arabia Saudita impone ai musulmani di far rispettare la legge della Sharia. Il loro compito è di impedire che uomini e donne non imparentati tra loro socializzino, così come qualsiasi attività omosessuale o la prostituzione. Impongono severi codici di abbigliamento islamici e persino la dieta da seguire.

Nel marzo del 2002 hanno impedito alle studentesse di una scuola in fiamme di lasciare l’edificio perché non indossavano il velo e non erano accompagnate da un tutore maschio. Risultato: quindici ragazze morirono nell’incendio e 50 rimasero sfregiate.

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