Accoltella e prende a sassate la fidanzata in strada: lei muore e nessuno interviene. E’ accaduto a Delhi, in India, lo scorso 29 maggio, come riporta il sito India Times. La vittima, di 16 anni, è stata aggredita dal suo fidanzato, un giovane di nome Sahil, 20 anni, in una strada trafficata, ma nessuno è riuscito a salvarla. L’omicidio è avvenuto nella zona di Shahbad Dairy, a nord-ovest della città, dove la giovane risiedeva. Dopo averla colpita a morte, l’uomo è fuggito, ma successivamente è stato catturato nella città di Bulandshahr.
Secondo quanto riferito dalla polizia locale, il giorno dell’omicidio la ragazza stava andando alla festa di compleanno del figlio di una sua amica, ma non è mai arrivata a destinazione. La coppia aveva già avuto un litigio nella giornata di sabato. Quindi, la domenica successiva l’uomo ha deciso di seguirla e pugnalarla più volte per vendicarsi. Nelle orribili immagini catturate dalle telecamere di videosorveglianza del quartiere si vede con quanta ferocia il giovane abbia assassinato la ragazza. L’ha pugnalata sotto gli occhi dei passanti, colpendola oltre venti volte. Eppure, nessuno lo ferma.
“Il governo indiano, negli ultimi anni, ha focalizzato tutte le sue attenzioni sul progresso economico invece che su quello sociale – ha raccontato la scrittrice Sonia Faleiro in un’intervista. “Le priorità sono sbagliate. Come racconto e può notare chiunque vada in India, è surreale vedere così tanti telefonini anche in mano a persone che poi non hanno il bagno in casa. C’è il boom economico e poi mancano le fognature…”.
“Il cambiamento è rallentato proprio dagli uomini indiani – prosegue Faleiro – In generale tutti sanno che qualcosa va modificata. Il momento di svolta è stato nel 2012 dopo che una studentessa è stata brutalmente violentata su un bus. La sua storia è finita su tutti i social creando un sentimento di grande rabbia per l’incapacità della polizia a fare il suo lavoro e per un sistema giudiziario ingiusto che è stato parzialmente modificato proprio in quell’occasione. È un tema, quello della violenza sulle donne, che è entrato nel dibattito pubblico ma c’è molta resistenza nelle stesse famiglie“.