QIMCHOK, AFGHANISTAN – Dividono la stessa donna e per risolvere la questione decidono di ucciderla pubblicamente: così vengono ancora trattate le donne nell’Afghanistan del Talebani.
Il video-choc, girato a Qimchok, ha suscitato indignazione prima di tutto nel mondo islamico. Un’avvocatessa afghana, intervistata (con velo) dalla Reuters ha detto a chiare lettere: “Spero che il mondo si renda conto, vedendo queste immagini, di chi sono veramente i talebani. Spero che gli americani smettano di fare affari con loro”. Immagini diffuse per sensibilizzare l’opinione pubblica occidentale.
La storia ha dell’incredibile: lei ha contemporaneamente una relazione con due uomini diversi. Peccato che i due uomini siano entrambi dei capi talebani e che non siano molto contenti di questa “comunione di beni”. Certo, Al Jazeera scrive che è difficile capire se la donna fosse realmente innamorata di entrambi, o anche solo di un oo, oppure “semplicemente” fosse stata stuprata da loro, usata come un giocattolo sessuale. Nell’Afghanistan talebana è sufficiente la “presunzione di colpevolezza” per punire una donna. I due capi devono risolvere la questione, ne va del loro onore. Come fare? Una sana scazzottata? Un bruciante “mezzogiorno di fuoco”?. No, nell’Afghanistan talebana non si punisce il rivale in amore, si punisce lei, la “fedifraga”. Detto fatto, la donna viene fucilata sulla pubblica piazza.
Nel 2012 questa è ancora attualità in Afghanistan. Poco è cambiato dopo la “missione” post 11 settembre. Gli americani volevano rovesciare il regime talebano (che loro stessi avevano sostenuto in funzione anti-sovietica, ma era l’epoca della Guerra Fredda), volevano “portare la civiltà”. Sono passati 11 anni e poco è cambiato, i talebani continuano a muoversi come padroni. Anzi, denuncia chi vorrebbe che le cose cambiassero, gli “occidentali” coi talebani ci fanno anche affari.
Quello odierno, d’altronde, è solo l’ultimo esempio di una lunga serie di violenze. Ne citiamo solo alcune tra quelle che, negli ultimi 3 anni, sono state raccontate su Blitz Quotidiano.
2009: una coppia di amanti viene uccisa dai talebani, che filmano tutto e poi inviano il video a una tv. Il video mostra l’uomo e la donna, di una quarantina d’anni, che, in presenza dei loro parenti, vengono colpiti da proiettili tra l’incitamento generale.
2010: altra esecuzione in pubblico per una coppia di amanti: nella sentenza si spiegava che l’uomo, sposato, e la donna, fidanzata, avevano confessato di essere amanti. I due sono stati portati davanti alla folla, e in piedi, con le mani legate, uno accanto all’altra, sono stati uccisi.
2010: Una donna lapidata in Pakistan, al confine con l’Afghanistan. Non si sa quale sia stata la sua “colpa”. Quello che si vede nelle immagini è un gruppo di talebani (o presunti tali) che la massacra senza pietà.