Il fiume Palma, a Palma di Montechiaro in provincia di Agrigento, è nero e irriconoscibile per colpa di uno sversamento illegale. Sulla sua riva ci sono decine e decine di spigole morte, alcune anche da 4-5 chili.
A mostrare quello che è accaduto è Claudio Lombardo dell’associazione MareAmico Agrigento: “Troppo presto avevamo creduto di aver vinto la nostra battaglia contro le acque di vegetazione! Dopo diversi anni, fino ad oggi, non avevamo ricevuto nessuna segnalazione di sversamento di acque di vegetazione nei fiumi e nel mare dell’agrigentino. Le inchieste condotte dal Centro Anticrimine Natura dei Carabinieri di Agrigento e le sanzioni comminate pensavamo avessero fatto desistere questi delinquenti, e invece abbiamo trovato il fiume Palma completamente inquinato da questo veleno”.
Lombardo prosegue nella descrizione: “Abbiamo trovato decine di pesci morti a riva e l’acqua di colore viola. Queste acque di vegetazione che rappresentano l’ultimo residuo della molitura delle olive sono un vero e proprio veleno e sono 200 volte più inquinanti delle fognature, perché sottraendo ossigeno all’acqua, provocano la morte di tutte le forme di vita!”
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