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Cancellieri si difende: “Mai favorito Ligresti, mai bugie”. Diretta video

di Maria Elena Perrero |20 Novembre 2013 14:55

ROMA – Scarcerazione di Giulia Ligresti, la ministra della Giustizia Anna Maria Cancellieri si difende in Aula: “Non ho mai favorito i Ligresti né ho mai mentito ai pm o al Parlamento”, ha detto alla Camera prima del voto sulla mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle. “Respingo con forza l’automatismo secondo il quale da questo rapporto di amicizia” con i Ligresti “sarebbero derivati favoritismi o abusi connessi al mio ruolo, i fatti dimostrano il contrario. Non ho mentito né al Parlamento né ai magistrati. E neppure sulla mia amicizia con Antonino Ligresti, che nel processo relativo alla Fonsai non è stato mai indagato e che non ha alcun rapporto di affari” con il fratello Salvatore Ligresti.

La ministra della Giustizia ha mantenuto la tesi dei giorni scorsi: nel caso della figlia di Salvatore Ligresti “non c’è stata nessun inconsueto zelo né un’anomala tempestività. La mia comunicazione al Dap su Giulia Ligresti è analoga a quelle che io e altri dell’ufficio  facciamo quasi quotidianamente sui detenuti, oltre cento negli ultimi mesi”.

Per questo Cancellieri dice di respingere “con assoluta fermezza il sospetto” che esista una “giustizia di classe” che distingue fra “cittadini di serie A e B”, fra “ricchi e poveri. I miei doveri di ministro e la mia coscienza non mi avrebbero consentito di comportarmi in questo caso diversamente da come mi sono comportata”.

La ministra ha parlato anche delle presunte omissioni nella sua testimonianza al pm di Torino che l’ha interrogata: “Si è sostenuto che io abbia omesso di riferire circostanze rilevanti al pm di Torino e che avrei taciuto di una terza telefonata. Non vi è stata da parte mia nessuna omissione”.

Cancellieri ha difeso la magistratura, dicendo che “sono state estrapolate alcune frasi nella mia conversazione con Gabriella Fragni (la compagna di Salvatore Ligresti, ndr) per dire che io avrei delegittimato l’operato della magistratura. Tutto ciò è assolutamente falso, lo dimostra la mia vita la servizio dello Stato”.

Cancellieri ha espresso alla Camera “amarezza” perché nella la vicenda Ligresti “è stato toccato il mio onore e quello della mia famiglia. Da persona forte ho la profonda convinzione di aver agito sempre con fedeltà alle istituzioni: se avessi avuto un solo dubbio non avrei esitato a lasciare ad altri questo incarico. Tutto quello che mi viene contestato è smentito dai fatti e dalla magistratura” alla quale ho sempre ribadito piena fiducia. Non è mai mancato il continuo sostegno del Presidente del Consiglio e degli altri colleghi. Confido che il Parlamento mi voglia confermare la fiducia”.

Poi un riferimento alla questione del sovraffollamento delle carceri e alla proposta di amnistia e indulto da parte del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “Bisogna affrontare l’emergenza carceraria, come indicato nel messaggio del capo dello Stato ed è anche urgente affrontare la durata irragionevole dei processi civili e penali”.

POCHI APPLAUSI – Non sono stati scroscianti nell’aula della Camera gli applausi delle forze politiche di maggioranza nei confronti di Cancellieri. Al termine della replica, solo i deputati di Scelta Civica l’hanno applaudita compatti. Tanto nel Pd quanto nel Pdl, invece, diversi deputati sono rimasti fermi.

La diretta video:

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