Assessore di Anzio si stende sotto l’auto dei vigili contro la chiusura della palestra VIDEO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Novembre 2020 - 12:32 OLTRE 6 MESI FA
Assessore di Anzio si stende sotto l'auto dei vigili contro la chiusura della palestra VIDEO

Assessore di Anzio si stende sotto l’auto dei vigili contro la chiusura della palestra VIDEO

Si stende sotto la macchina dei vigili e li prende a parolacce: ad Anzio la folle protesta dell’assessore all’ambiente Ranucci per la chiusura della palestra.

Delirante protesta di Giuseppe Pino Ranucci, assessore alle politiche ambientali di Anzio e proprietario di una palestra nel comune vicino a Roma. Prima le parolacce, poi altri insulti e le bestemmie. Quindi il gesto teatrale: si stende sotto la macchina dei vigili urbani con le mani a fare cuscino sotto la testa. 

Tutto questo dopo un controllo da parte dei vigili nella palestra di proprietà dell’assessore. Renucci perde il controllo e la sua protesta è un crescendo. Inizia con urla, poi le parolacce, le bestemmie fino alla decisione di bloccare la vettura dei vigili sdraiandosi sotto le ruote della macchina. Qualcuno per lui riprende tutto con il cellulare.

“Ho protestato da imprenditore e non da politico”

“Dopo l’ennesimo controllo della polizia locale alla mia palestra – spiega Ranucci – ho reagito esausto da 8 mesi di chiusura dovuta alle varie misure restrittive per il Coronavirus che hanno creato un danno immenso alla mia attività. Il fatto che ci siano stati ripetuti controlli da parte dei vigili è stato per me davvero troppo: non ho retto lo stress. Nell’enfasi del momento mi sono anche sentito male e mi sono sdraiato a terra, con il cuore che batteva a mille e facevo fatica anche a respirare. Infatti subito dopo questo episodio ho dovuto ricorrere ad un controllo privato con un cardiologo”.

“La mia – sottolinea ancora l’assessore – non voleva essere la protesta di un assessore, ma quella di un imprenditore esausto. La politica qui non c’entra. Chi mi conosce sa che non sono questi i miei toni anzi, che il mio comportamento di solito è rispettoso, ma questa volta come ho già detto non sono riuscito a trattenere le mie emozioni. Le continue pressioni sulla mia persona e la mia attività li ritengo attacchi personali che non mi riesco a spiegare”. (Fonti Repubblica e YouTube).