L’astronauta Mauro Cheli: “In orbita i capelli si lavano con lo shampoo a secco”

L'astronauta Mauro Cheli
L’astronauta Mauro Cheli usa lo shampoo a secco

ROMA  – “L’igiene personale è una di quelle cose che nello spazio è difficile da praticare. Non c’è una doccia, perché l’acqua non cade e di solito si provvede con salviette imbevute di acqua e detergente e poi ci si asciuga. Ci vuole un minimo di spirito di adattamento”.

A parlare è l’astronauta e pilota collaudatore italiano Maurizio Cheli, che ha al suo attivo oltre 380 ore di attività spaziale. Nello spazio, data l’assenza di peso, le attività che sembrano più banali e che rientrano nel quotidiano ‘terrestre’ possono nascondere delle piccole complicazioni, come ad esempio un semplice shampoo. “In quel caso, si usa lo shampoo a secco, che in realtà è comunque bagnato. Viene spruzzato nei capelli e poi ci si asciuga, normalmente” spiega Cheli.

In orbita, inoltre, si dorme in una cuccetta, una sorta di “sacco a pelo – spiega l’astronauta – vincolato con quattro cavi ai lati. Dato che comunque si fluttua nell’aria, si viene comunque assicurati con ulteriori strisce di velcro. Il cibo è costituito da pietanze deidratate che vengono poi reidratate con acqua calda, per piatti caldi, o fredda”.

Importante, infine, l’attività fisica, per mantenere tonicità muscolare e cardiovascolare, che “non essendoci peso non può essere svolta, ovviamente, con manubri. Di solito si usano delle resistenze elastiche e meccaniche, oppure una sorta di cyclette elettrica. Importante è infine stipare tutti i propri oggetti negli appositi contenitori. Tutte le cose, infatti, tendono a galleggiare e sono spinte dalle correnti d’aria che sono causate dalla circolazione forzata indotta dai filtri. Ricordo che spesso, quando perdevamo qualcosa, andavamo a cercarla vicino al filtro di aerazione, perché tutto si accumulava li'” ha concluso Cheli.

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