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Benigni show a Bologna: “Ugolino il primo comunista”, battute su Berlusconi e Bossi

di Lorenzo Briotti |21 Giugno 2011 14:00

BOLOGNA  – Che sia stato piu’ forte il dolore o il digiuno resta un mistero. Di certo per una sera l’umanissimo conte Ugolino ha aleggiato su piazza Maggiore a Bologna grazie alle parole di Roberto Benigni che ha letto il XXXIII canto dell’Inferno di Dante. E il nobile pisano che divoro’ a morsi i suoi figli diventa per un attimo ”il primo comunista della storia”, o almeno ”così lo considerebbe oggi Berlusconi che lo detesta”. Alterna battute feroci ad alta poesia il toscanaccio piu’ amato dagli italiani che con il suo ‘Tutto Dante’ ha aperto la stagione estiva del cinema in piazza, vera calamita delle estati bolognesi.

E prima della lettura in versi l’attore strappa l’appluaso del pubblico – quasi in 5000 fra i 4000 posti a sedere e gli altri attorno – dedicando il canto alle vittime e ai loro familiari della strage del 2 agosto 1980 ”Questo è il canto dell’odio che dilania e fa a pezzi i corpi”, ha detto, proprio come ”la piu’ grande strage del dopoguerra di cui ancora non sappiamo bene”. Quindi ha concluso: ”E’ vero che dobbiamo costruire il futuro per i nostri figli, ma starebbero meglio se riuscimmo a costruire il passato”.

Venerdi’ sera Benigni era stato la sorpresa dello show di Michele Santoro per la festa nazionale della Fiom, ieri sera e’ tornato sotto le torri (o non e’ mai andato via) come il regalo della Cineteca comunale alla citta’. E alla citta’ si rivolge chiamandola ”straordinarua e mirabile”, aggiungendo rivolto alla piazza: ”Che spettacolo, altro che Pontida!”. Da li’ l’aggancio per una raffica di gag sulla politica, con il premier protagonista assoluto.

Dal desiderio di Berlusconi di venire a Bologna sul Crescentone (cosi’ si chiama il piazzale rialzato davanti alla basilica di San Petronio) perche’ ”pensava fosse un Viagra piu’ potente”, fino a quello di comprare casa a Lampedusa cosi’ ”ci saranno sbarchi di escort”. Immancabili le battute sul Silvio ingordo anche in amore: ”Silvio, dai ti fa male, lo dico per la tua salute! Ma una donna sola no?? Sembra una centrale nucleare!”. Ma ce n’e’ anche per la Lega ”Vogliono portare il Colosseo a Cuneo”) e per la sinistra: ”Se si andasse alle elezioni ora, vincerebbe la sinistra. Quindi il Pd non si faccia illusioni”. Poi un ammiccamento a Bologna la rossa: ”Tutti i nemici di Berlusconi vengono da qui: Prodi, Enzo Biagi, Casini, Fini, anche Montezemolo. Infatti Bersani fa l’emiliano per fargli paura, invece e’ calabrese”. Ma Bologna e’ anche la citta’ del Civis, il discusso tram su gomma. Per Benigni ”ha un autista che non guida, mi ricorda Alfano che non guida e va da se”’. Ma quando la parola passa a Dante la piazza si fa silenziosa e alla fine pure Benigni, sepolto da un’ovazione.

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