ROMA – Beppe Grillo vuole l’impeachment per Giorgio Napolitano. Notizia se vogliamo non nuovissima visto che il leader del Movimento a 5 Stelle l’ha già detto e scritto più volte. Sta di fatto che Grillo l’ha ripetuto anche nel suo comizio più recente, quello del 24 ottobre a Trento.
Di nuovo, e particolare c’è un dettaglio. Che Grillo dice e spiega alla folla di aver “dato mandato ai suoi avvocati l’incarico di chiedere l’impeachment del presidente Napolitano”. Ovvero un’azione legale. C’è un problema: la messa in stato d’accusa del Presidente della Repubblica non arriva attraverso una semplice denuncia.
La procedura è “appena” più complessa: prima si riuniscono le Giunte di Camera e Senato, poi eventualmente le Camere in seduta comune (e serve una maggioranza qualificata dei due terzi) e poi l’ultima parola spetta alla Corte Costituzionale in composizione integrata. Insomma chiedere l’impeachment non basta: bisogna fare i conti con la realtà, quella di un Parlamento che a meno di palesi attacchi alla Costituzione mai metterà spontaneamente sotto accusa Napolitano.