Grillo bluff alla tv: “Io resto in piazza”. Bersani: “Ha paura delle domande…”

ROMA – “Beppe Grillo si è tirato indietro nonostante l’impegno preso”. Sky Tg24 annuncia che Grillo non andrà in tv il 17 febbraio. Il leader del Movimento 5 Stelle, che aveva annunciato la sua presenza in tv anche su Twitter, spiega il dietrofront sul suo blog: “La campagna elettorale è nelle piazze, non nei salotti tv”.

Poi Grillo continua: “I politici che vanno in tv sono ridicoli, devono andare a casa”. E la replica dei politici non è mancata. Pier Luigi Bersani, segretario del Pd, ha detto: “Grillo non va in tv perché  là qualche domandina devono fartela”.

Anche Antonio Di Pietro replica a Grillo, che in un post sul proprio blog scrive una lettera indirizzata al comico genovese: “con un post sul suo blog: “Caro Beppe, smettila di fare il piccolo Fuehrer e ricordati che in democrazia ci si confronta con gli altri”.

“GRILLO SI E’ RITIRATO” – Sky Tg24 in una nota scrive che Grillo non concederà l’intervista annunciata: “Beppe Grillo si è tirato indietro. Nonostante l’impegno preso e dopo aver annunciato in diverse occasioni, anche via twitter, il suo ritorno in tv per domenica 17 febbraio su Sky TG24, il leader del Movimento 5 Stelle fa sapere, senza alcun motivo evidente, che questa sera si sottrarrà all’intervista”.

La nota poi prosegue: “Il canale all news, diretto da Sarah Varetto sarà comunque oggi pomeriggio a Genova con Fabio Vitale, per invitare Beppe Grillo a mantenere il suo impegno e farsi intervistare, come da accordi”.

“IO SOLO IN PIAZZA” – Dopo l’annuncio di Sky sul blog di Grillo  è apparso un video che spiega le motivazioni del leader del Movimento 5 Stelle: “Ci sono due modi per fare campagna elettorale. Il primo è serviti e riveriti nei salotti tv magari con trasmissioni ‘cucite addosso’. Noi preferiamo il secondo nelle piazze, tra la gente. Perché la politica è della gente”.

Poi parlando al comizio a Savona, Grillo ha detto: “I politici vanno in tv, ma che cosa ci vanno a fare? Io ho rifiutato, e credo di aver fatto bene. Questi vanno e poi dicono tutto e il contrario di tutto. Sono dei ridicoli, devono andare a casa”.

Grillo ha aggiunto: “A noi ci stanno sottovalutando, ma alla fine anche senza tv i nostri sacrifici saranno premiati. E ai politici facciamo il redditometro, e se c’è qualcosa di non congruo denunciamo tutto. A Torino c’ era Tgcom, l’ abbiamo smascherata. C’erano 70 mila persona, c’era la piazza piena. L’operatore riprendeva solo me, gli ho detto alza la telecamera ed è partita la pubblicità. Incredibile”.

“PAURA DELLE DOMANDE” – Bersani ha detto: “Grillo non va in tv perché là qualche domandina devono fartela”. Poi Bersani ipotizza qualche domanda da fare al leader di M5S: “Tu a Bologna come hai osato fare cenno a Berlinguer e poi a Roma stringere le mani a Casa Pound?”, oppure ”per noi un figlio di immigrati nati qui è italiano. Tu dici di no, perché? Altro che non ci sono destra e sinistra”.

“PICCOLO FUEHRER” – Una replica via blog quella di Di Pietro, che scrive: ”Caro Beppe, smettila di fare il piccolo Fuehrer e ricordati che in democrazia ci si confronta con gli altri candidati e si accetta di rispondere alle domande dei giornalisti, altrimenti non dai modo agli elettori di capire cosa sai fare veramente, oltre che urlare parolacce. Anche io, come te, faccio opposizione durissima alla triade BBM (Berlusconi, Bersani, Monti), ma lo faccio a viso aperto, accettando confronti  e rispondendo a domande anche scomode”.

Di Pietro scrive ancora: ”Tu, invece, lanci il sasso e ritiri la mano, come un vigliacco opportunista qualsiasi – aggiunge – Peccato perché, ad esempio, mi sarebbe piaciuto conoscere da te le ragioni per cui dici di avere più paura dei magistrati che dei delinquenti. So perché si comporta cosi’ Berlusconi, ma tu perchéfai come lui? E voi ‘popolo della rete’, che amate la democrazia diretta e il confronto, non vi sentite presi un po’ in giro? Meditate gente, meditate!”.

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