La Binetti contro il videogioco ‘Euthanasia’: “Cultura della morte”

ROMA – ”Euthanasia” è un videogioco che ”propaganda la cultura della morte” e per questo ”non va venduto ai minori”. E’ quanto ha detto la deputata Paolo Binetti nel corso dell’ultima puntata ”KlausCondicio”, che ha mandato in onda delle scene tratte dal videogioco, chiedendo un parere all’esponente dell’Udc.

”Euthanasia”, finora disponibile per il download gratuito su Internt, è incentrato sulla storia di un reduce di guera americano, rimasto privo dell’uso delle gambe e internato in un ospedale psichiatrico dopo aver tentato il suicido. Caduto in coma, viene sottoposto a eutanasia da uno dei medici dell’ospedale. A questo punto comincia il gioco, uno ‘sparatutto’ fatto di atmosfere tetre e deprimenti, secondo lo stesso autore, che uso lo pseudonimo di Serygala.

Anche nei commenti che si leggono online, per lo più positivi, si legge spesso la parola ”incubo” e ”folle”. Serygala ne ha annunciato una nuova versione per il 2012, ”meno violenta”. Questi, ha detto la Binetti, ”sono videogiochi violenti che hanno come obiettivo quello di introdurre la cultura della morte facendo leva sui consumatori sempre piu’ giovani di videogiochi”. La deputata non esclude che giochi come ”Euthanasia” possano favorire l’aggressivita’ interiore dei bambini e colto l’occasione per sollecitare l’intervento del Parlamento, per regolarne la vendita ai minori.

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