ALBINO (BERGAMO) – Umberto Bossi ancora una volta se l’e’ presa con Mario Monti e con Giorgio Napolitano artefici di un governo ”non proprio democratico” e che mette le mani ”nelle tasche del Nord”.
A dare il “la” agli attacchi è stato in prima persona il leader leghista, Umberto Bossi, che ha chiesto ai militanti che gremivano il palazzetto di Albino di “mandare un saluto al presidente della Repubblica”: è partita una lunga serie di fischi, proseguita con un gruppo di leghisti che dal fondo ha scandito all’indirizzo del presidente del Consiglio lo slogan ‘Monti vaffa…’: “Magari gli piace”, ha osservato ridendo l’ex ministro delle Riforme dal palco.
“Il presidente della Repubblica – ha detto il Senatur dal palco – è venuto a riempirci di tricolori, sapendo che non piacciono alla gente del nord”. Secondo Bossi, che ha fatto riferimento alle guerre per l’unità nazionale “tutti i giovani morti stavolta sparerebbero dall’altra parte”.
Quanto al governo di Mario Monti, il Senatur ha tenuto a sottolineare che “è stato voluto e messo lì dal presidente della Repubblica, non ce ne dimenticheremo”. Da chi gli stava vicino sul palco è arrivata anche una voce che indicava le origini partenopee di Napolitano: “Non sapevo che l’era un terun”, ha chiosato il leader del Carroccio.
Ma è stato anche l’ex alleato Silvio Berlusconi il convitato di pietra della ‘Berghem Frecc’, la festa invernale del Carroccio bergamasco che ha riunito sullo stesso palco Umberto Bossi, Roberto Maroni e Roberto Calderoli. Un Berlusconi a cui Calderoli ha rivolto l’invito che tanti facevano proprio alla Lega fino a un mese e mezzo fa, quando a Palazzo Chigi c’era il Cavaliere: ”Dimostri di non essere l’utile idiota che sostiene un governo di sinistra, stacchi la spina al governo e si vada al voto”.
Dal palco l’analisi di Bossi e’ stata meno ultimativa ma altrettanto diretta: Mario Monti a suo giudizio ”non capisce niente, non e’ riuscito a creare un solo posto di lavoro ed era molto meglio mettere un imprenditore che non un professore: anche un cretino capirebbe che se aumenti le tasse la gente ha meno soldi e si produce di meno”. Per il leader leghista, dunque, ”a breve ci saranno le elezioni, perche’ questo governo non dura”.
Pero’ intanto ha attaccato l’ex alleato: ”di danni – ha detto Bossi – ne stanno facendo, Monti e il suo fedele alleato Berlusconi: tutto quello che dice la sinistra lo stanno mettendo in pratica”.
Il giudizio sui provvedimenti economici del governo Monti non e’ infatti cambiato nella Lega: ”Non c’e’ niente per la crescita, ma solo tasse”, hanno detto all’unisono Maroni e Calderoli, commentando la conferenza stampa del premier. Su che cosa fara’ Berlusconi c’e’ invece una prudente attesa, perche’ non e’ la Lega che fara’ la prima mossa. E’ vero che il Cavaliere ha detto che bisogna essere pronti a ogni evenienza, come le elezioni anticipate. ”Berlusconi e il Pdl sostengono il governo Monti – ha pero’ osservato Maroni -. Quindi non ho capito bene: sono un po’ dentro e un po’ fuori? Mi viene difficile seguire queste contorsioni, vorremmo che anche chi critica il governo Monti si rendesse conto che bisogna recuperare i valori della democrazia piuttosto che continuare cosi”’.
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