WASHINGTON – Uno, il superfavorito Sonny Liston, che all’inizio della settima ripresa rimane all’angolo, fermato da un dolore alla spalla. L’altro, allora Cassius Clay, che alza le braccia al cielo e grida due volte “sono il re del mondo”. E se fosse stato tutto finto?
Sono passati 50 anni esatti dal match di boxe tra Liston e Clay, uno degli eventi più importanti della storia dello sport. Cassius Clay divenne campione e divenne, dal giorno dopo, il musulmano Muhamed Alì. Un trionfo.
Solo che ora, mezzo secolo dopo, tutto questo è davvero in discussione. Una serie di nuovi documenti riportano alla luce i sospetti dell’Fbi sul fatto che il match fosse stato truccato. Le carte, rese note dal Washington Times, non contengono però alcuna prova che Muhammad Ali fosse a conoscenza del fatto che la sfida era alterata.
Il sospettato è Ash Resnick, un giocatore d’azzardo di Las Vegas legato alla criminalità organizzata della città del Nevada. Resnick avrebbe truccato diversi incontri di boxe, compreso il primo match tra Clay e Liston, avvenuto il 25 febbraio 1964 al Beach Convention Center di Miami.