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Il 29 maggio 1985, allo stadio Heysel di Bruxelles, poco prima dell’inizio della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, a causa degli scontri tra tifosi e del cedimento di un settore della struttura, persero la vita 39 persone, di cui 32 italiani, e oltre 600 rimasero ferite. Malgrado le numero vittime, la partita si giocò comunque. In diretta televisiva, il telecronista Bruno Pizzul pronunciò parole destinate a restare impresse nella memoria collettiva: “È chiaro che a questo punto il risultato è irrilevante. Giocare con queste cifre è assolutamente inaccettabile”. Anni dopo, in un’intervista al Corriere della Sera, Pizzul ricordò: “È una memoria che talvolta vorrei cancellare, ma non si può scordare ciò che dovrebbe portarci verso comportamenti più sereni e meno delittuosi”.