Camera come a scuola: Beppe Grillo in punizione. Boldrini: gaffes della maestra

Camera come a scuola: Beppe Grillo in punizione. Boldrini: gaffes della maestra
Laura Boldrini (LaPresse)

ROMA – L’ultima gaffe di Laura Boldrini conferma i dubbi di quanti non la ritengono adeguata al ruolo che fu di Giovanni Gronchi, Sandro Pertini e Nilde Iotti: ha equiparato a un insulto il paragone a un partito non di sinistra.

L’episodio è di martedì pomeriggio. Un deputato de Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, Alessio Villarosa, ha detto che Pd e Pdl “sono due partiti surreali”, Alessandro Di Battista ha rilanciato urlando:

“Il Pd è peggio del Pdl. Puniteci ma prima sbattete fuori i ladri”,

con tanto di gesto delle manette.

A questo punto la presidentessa della Camera regalata dallo sprovveduto Bersani a Sel è scattata:

“Non offenda, usi un linguaggio consono”.

La cronaca è di Sonia Oranges sul Messaggero di Roma. L’articolo del Giornale è ancor più dettagliato. Laura Boldrini, riferisce Emanuele Fontana, ha detto:

“Basta, lei non può usare toni offensivi, il rispetto delle regole passa anche da questo, non continuiamo a provocare per favore”.

Simone Baldelli (Pdl) è andato all’attacco della presidentessa:

“Qui non è un asilo infantile. Quest’Aula va presieduta con fermezza e serietà”.

Poi, continu la cronaca di Fontana,

“i grillini estraggono dal banco dei manifesti tricolori con la scritta: «No deroga articolo 138». Intervengono i commessi, che invitano ad abbassare i cartelli. Ma i parlamentari a Cinque Stelle continuano con la loro protesta, scrivendo il numero 138 sui palmi delle mani e mostrandoli alla presidente. La Boldrini sospende la seduta e convoca immediatamente la conferenza dei capigruppo. I comportamenti di ieri, si fa sapere poi in serata dall’ufficio di presidenza, potrebbero essere oggetto di sanzioni, come la recente occupazione grillina del tetto di Montecitorio. Domani arriveranno le valutazioni dell’ufficio di presidenza”.

Al Giornale il tutto non dispiace. Ghigna:

“Alla Camera i rapporti tra Movimento cinque stelle e gli altri partiti sono sempre più tesi. Pd compreso: «I deputati del M5S vogliono solo il caos e puntano alla denigrazione dell’avversario politico – valuta il segretario d’aula dei democratici, Ettore Rosato – questo è l’unico terreno su cui sono in grado di muoversi». Tutti i partiti tranne i Cinque Stelle hanno manifestato solidarietà a Laura Boldrini per le offese seguite alla sua presa di posizione contro l’occupazione del tetto della Camera: «Non capisco lo scandalo» avrebbe detto il capogruppo M5S Riccardo Nuti.

“L’iniziativa di ieri in aula dovrebbe mettere in guardia il Partito democratico, valuta il ministro delle Riforme Gaetano Quagliariello: «Dopo lo spettacolo dato in aula dal M5S, il Pd rifletta sulle prospettive”.

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