La capsula Dragon non si aggancia con la Iss: anomalia ai sistemi di controllo

Pubblicato il 1 Marzo 2013 - 22:50| Aggiornato il 20 Agosto 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 1 MAR – Non è partito bene il secondo volo commerciale di Space X per portare sulla Stazione Spaziale Internazionale (Iss) rifornimenti, materiali di ricambio e strumentazioni per gli esperimenti. La capsula Dragon ha cominciato ad avere problemi una decina di minuti dopo il distacco dal lanciatore Falcon 9 (vedi video in basso) e un’anomalia ai sistemi di controllo dell’assetto impedisce tuttora il corretto funzionamento della capsula che, dopo un blocco iniziale, è comunque riuscita ad aprire i pannelli solari che le garantiscono l’energia.

A quanto pare è nella valvola del propellente il problema, non ancora risolto, scoperto pochi secondi dopo il rilascio in orbita. Nella serata del 1 marzo  il centro di controllo della missione ha deciso di rinviare la manovra di aggancio alla Stazione Spaziale inizialmente prevista per sabato 2 marzo. Nonostante il tweet inviato direttamente dall’amministratore delegato di Space X che annunciava che ”i pannelli solari si sono aperti con successo”, non sembrano essere stati risolti i problemi che accompagnano il nuovo volo commerciale diretto alla Stazione Spaziale Internazionale per conto della Nasa, che ne ha acquistati in tutto 12 dalla Space Exploration Technologies, al costo complessivo di 1,2 miliardi di dollari.

Partita in perfetto orario, alle 16,10 ora italiana, dalla base di Cape Canaveral (Florida) a bordo del lanciatore Falcon 6, la capsula Dragon ha registrato un’ ‘anomalia’ pochi secondi dopo essere stata lasciata in orbita. Il problema si è manifestato 11 minuti e 45 secondi dopo il lancio in seguito al mancato dispiegamento dei pannelli solari che forniscono energia alla strumentazione della capsula. Il guasto alla valvola del propellente, hanno spiegato in un comunicato i responsabili dell’azienda californiana, impedisce il corretto funzionamento di tre dei quattro moduli propulsivi che garantiscono l’assetto in orbita e ha bloccato, per questioni di sicurezza, l’apertura dei pannelli.

I tecnici hanno lavorato per cercare di rimettere in funzione almeno uno dei tre moduli e dopo circa un’ora hanno provveduto al dispiegamento dei pannelli mentre proseguiranno nei tentativi per risolvere il problema ai moduli. Dei quattro moduli per il controllo di assetto, ha dichiarato Musk, ”uno funziona correttamente. Stiamo cercando di ripristinare gli altri tre e siamo riusciti a dispiegare i pannelli solari. Quando avremo almeno due moduli funzionanti, cominceremo una serie di manovre in vista dell’avvicinamento alla Stazione Spaziale”. La speranza dell’azienda è di riuscire ad risolvere il problema in tempo utile per tentare un altro aggancio alla Stazione Spaziale nei prossimi giorni.