Domenica 14 gennaio, un videografo ha catturato immagini drammatiche con un drone, mostrando una casa in fiamme dopo che l’edificio è stato travolto dalla lava nella città di Grindavik, in Islanda.
L’Islanda sta affrontando una significativa emergenza eruttiva, caratterizzata da una frattura nel terreno lunga un chilometro che emette fumo alto 50 metri e un muro di fuoco che raggiunge l’altezza di un palazzo di 15 piani. Questa è la quinta eruzione in cinque mesi nella regione di Reykjanes, la stessa che ospita la capitale Reykjavik. Il villaggio di pescatori di Grindavik, che conta circa quattromila abitanti, è stato evacuato per garantire la sicurezza dei residenti. Anche la famosa Blue Lagoon, un centro termale geotermico molto frequentato dai turisti, è stata chiusa a causa dell’emergenza. Tuttavia, nonostante lo stato d’emergenza, l’aeroporto internazionale rimane operativo poiché l’eruzione non ha prodotto una quantità significativa di cenere che potrebbe disturbare il traffico aereo, come accaduto in eventi eruttivi precedenti.
Questa eruzione fa parte di una serie di attività vulcaniche e sismiche che hanno colpito l’Islanda da dicembre. L’Islanda, che ha il maggior numero di vulcani attivi in Europa, con ben 33, è particolarmente soggetta a queste manifestazioni naturali a causa della sua posizione sulla dorsale medio-atlantica.
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