Ci sono voluti un centinaio di Carabinieri per sgominare una banda di spacciatori e smantellare a Catania una vera e propria centrale di spaccio di cocaina. Che andava via come farina, visto che la si poteva ordinare al panificio: “mezza pagnotta”, “mezzo chilo”, si capiva che non di filoni o ciriole si trattava. Il panettiere avrebbe utilizzato il suo forno quale “copertura” e “base logistica”. In effetti la centrale prevedeva lo smercio in loco, a destinazione come un delivery, tramite punti spaccio. Ricostruite le diverse modalità di cessione della droga, che avveniva sia in maniera “itinerante”, appunto con gli “ordini” stabiliti telefonicamente e consegnati, o addirittura lasciati, in luoghi concordati. Un vero e proprio “take away” della cocaina, anche nelle abitazioni dei pusher, dove si realizzava la compravendita e la consumazione dello stupefacente.
L’indagine, denominata ”Non solo pane”, coordinata dalla Procura distrettuale e condotta dai Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania, ha consentito di individuare una fiorente attività di smercio al dettaglio di cocaina. I Carabinieri del Comando provinciale di Catania, con il supporto dei reparti specializzati e delle unità cinofile, hanno quindi eseguito nelle province del capoluogo etneo e di Reggio Calabria un provvedimento cautelare nei confronti di nove persone accusate a vario titolo di spaccio di sostanze stupefacenti. Per otto indagati il gip ha disposto la custodia in carcere e per uno gli arresti domiciliari.