Steven Semmens sniffa cocaina su tomba Escobar Steven Semmens sniffa cocaina su tomba Escobar

Steven Semmens sniffa cocaina su tomba Escobar: espulso dalla Colombia e minacciato di morte VIDEO

Steven Semmens sniffa cocaina su tomba Escobar
Steven Semmens sniffa cocaina su tomba Escobar: espulso dalla Colombia e minacciato di morte

MEDELLIN – Steven Semmens, un uomo di 35 anni originario di Swansea in Galles, è stato espulso per 5 anni dalla Colombia per via di una scommessa social.

Semmens ha anche ricevuto minacce di morte in seguito alla diffusione di un video in cui sniffa cocaina sulla tomba di Pablo Escobar, il re dei narcos ucciso a Medellin in Colombia nel 1993.

Il 35enne ha vissuto cinque mesi in Colombia accanto alla sua fidanzata, una ragazza colombiana conosciuta durante una vacanza a Ibiza.

Proprio in quei giorni, dalla loro relazione era stato concepito un bimbo. Durante la gravidanza, Steven era andato a trovare la ragazza: una volta in Colombia, un amico gli aveva proposto una scommessa che consisteva nell’andare a sniffare cocaina sulla tomba del narcotrafficante che si trova sepolto in un cimitero 

L’amico gli aveva detto: “Ti darò 200 sterline se pubblichi un video su Facebook in cui sniffi cocaina sulla tomba di Pablo”. Steven aveva accettato pubblicando come prova il video della sniffata sulla tomba di Escobar in Rete.

Il filmato è stato però intercettato dalle autorità colombiane che ha portato ad una denuncia immediata con tanto di espulsione per 5 anni dal paese. 

Steven, dopo la clamorosa bravata, ha anche ricevuto diverse minacce di morte sui social. Ora ha fatto ritorno in Galles ed ha dichiarato sconsolato: “Sono diventato famoso, in Colombia come in Galles. Tutto questo è imbarazzante, c’è gente che mi ferma per strada: chi mi chiede perché l’abbia fatto, chi mi deride o mi insulta”.

“Senza contare che, – ha aggiunto l’uomo – se dovessi perdere il lavoro, per me diventerà praticamente impossibile trovarne un altro. Mi sento male, so di aver deluso la mia famiglia e che diventerò causa di vergogna anche per i miei figli”. 

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