ROMA – Il 28 novembre puntate gli occhi al cielo: se vi trovate nell’emisfero boreale potrete osservare ad occhio nudo la cometa Ison brillare nel cielo notturno. Il corpo celeste formato da polveri e ghiaccio scoperto da due astronomi russi nel settembre 2012 si avvicina al perielio, cioè la distanza minima dal Sole, e passerà ad “appena” 1,2 milioni di chilometri dalla stella proprio il 28 novembre 2013.
LA COMETA ISON – La cometa Ison è classificata come “non periodica”, per via della sua orbita iperbolica. Proveniente dalla nube di Oort, è stata osservata per la prima volta vicino l’orbita di Giove nel 2012 e da allora gli astronomi ne seguono il cammino nel nostro sistema solare. Uno spettacolo raro, quello di una cometa visibile ad occhio nudo, che non si verificava dal 1997, anno del passaggio della cometa di Hale Bopp.
La cometa è già visibile dalla Terra usando un semplice binocolo e lo rimarrà fino al 28 novembre puntando verso la costellazione della Vergine e seguendone il percorso fino alla stella Spica. Ma dal 28 novembre raggiungerà il perielio potrebbe essere visibile anche ad occhio nudo, se le eruzioni solari non la distruggeranno una volta raggiunto il punto di massima vicinanza alla stella. Le radiazioni solari infatti potrebbero far evaporare l’acqua di cui la cometa è costituita e distruggerla. Se questo non accadrà, la cometa si offrirà alle osservazioni e secondo le previsioni degli astronomi sarà particolarmente brillante e bella da vedere.
IL VIAGGIO DELLA COMETA – I primi ad osservare il corpo celeste sono stati gli astronomi Vitali Nevski e Artyom Novichonok dell’International Scientific Optical Network, in Russia. Da allora a cometa è stata seguita anche dal satellite Hubble della Nasa e i dati raccolti dai diversi osservatori hanno permesso di stabilire che il viaggio della cometa sia iniziato dalla nube di Oort circa un milioni di anni fa.
Osservata per la prima volta nel settembre 2012, i dati raccolti dalla Nasa tra gennaio e marzo 2013 hanno permesso di stabilire che la cometa espelle oltre 50mila chilogrammi di polvere e circa 60 chilogrammi di acqua ogni minuto. Avvicinandosi al Sole l’acqua presente sulla cometa evaporerà in maniera più consistente, dando vita alla spettacolare coda che contraddistingue le comete.
Tra aprile e maggio 2013 la cometa è stata osservata dalla sonda spaziale Hubble, che ne ha stabilito le dimensioni preliminari: il nucleo è largo tra i 4,8 e i 6,4 chilometri, mentre la testa della cometa al passaggio a oltre 600 milioni di chilometri dal Sole era di circa 5mila chilometri, con una coda di oltre 91mila chilometri.
Dopo il passaggio e la visibilità nell’emisfero australe nel settembre 2013, tra il 16 e il 19 novembre la cometa sarà visibile nell’emisfero boreale sempre con un semplice binocolo e la sua luminosità aumenterà sempre più fino al 28 novembre, quando raggiunto il perielio si rivelerà il tutta la sua brillantezza anche agli osservatori ad occhio nudo.
Passata nella fase più delicata del suo viaggio, se la cometa sopravvivrà al passaggio vicino al Sole il 26 dicembre raggiungerà il punto di massima vicinanza alla Terra, passando a circa 45 milioni di chilometri dal nostro pianeta, e poi continuerà per la sua orbita, regalando lo spettacolo della sua brillantezza agli abitanti dell’emisfero boreale fino a gennaio 2014.
Video Nasa: