Daisy Osakue, la discobola italiana di origine nigeriana della nazionale azzurra, ha raccontato un episodio di razzismo che le è accaduto domenica 15 dicembre a Torino. La ragazza è stata fermata in un negozio Apple da un vigilante preoccupato che stesse rubando.
In un video pubblicato su Instagram, Osakue ha premesso: “Colpa mia, avrei potuto restare a casa, invece sono uscita perché c’era bella gente, c’era il sole e mi serviva un adattatore nuovo, perché ho preso il cellulare nuovo. C’era tantissima gente e hanno fermato proprio me, solo me, bloccata all’improvviso come se stessi rubando tutto il negozio. Mi dà fastidio, molto fastidio”.
“Hai bloccato l’unico militare di colore”
La Osakue ha poi proseguito raccontando l’episodio in questione: “Sono stata fermata a Torino in un negozio Apple, mentre scendevo dal primo piano al piano terra. All’improvviso mi sento qualcuno che si avvicina e mi dice che devo pagare. Ha una pettorina arancione, è uno della sicurezza”. Osakue allora ha chiesto: “In che senso? Sto andando giù, dopo che ho guardato quello che mi serve, pagherò giù”.
“Sto facendo il mio lavoro” è la risposta che la sportiva ha riferito di aver ricevuto dall’uomo. L’atleta ha quindi ribattuto: “Siamo seri, guardiamoci, hai bloccato me e non altra gente perché?” A questo punto la ragazza ha aperto il suo portafoglio mostrando il tesserino delle Fiamme Gialle: “Hai bloccato l’unico militare di colore e hai fermato me perché credevi che stessi rubando”. Nel frattempo una delle ragazze del piano di sopra si è avvicinata per chiedere se ci fosse bisogno di aiuto.
Quando è stata fermata, la giovane aveva in mano un adattatore da 25 euro e stava vedendo delle cuffie. Una volta fuori dal negozio ha raccontato quanto successo attraverso il video. E a quanto pare non si tratta del primo episodio di razzismo: nel 2018, Daisy Osakue era stata colpita dal lancio di un uovo in strada a Moncalieri, la cittadina in provincia di Torino in cui vive.