Dalai Lama, nuova gaffe: "Se il mio successore sarà donna deve essere attraente" Dalai Lama, nuova gaffe: "Se il mio successore sarà donna deve essere attraente"

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Dalai Lama, nuova gaffe: "Se il mio successore sarà donna deve essere attraente"
Dalai Lama, nuova gaffe: “Se il mio successore sarà donna deve essere attraente”

NEW YORK  – Il Dalai Lama. Durante una intervista alla Bbc interpellato su una sua frase sessista di alcuni anni fa conferma tutto:  “Se il mio successore sarà una donna, allora dovrà essere molto, molto attraente, altrimenti non servirebbe a molto”, aveva detto nel 2015. E in quest’intervista ha confermato tutto. “La vera bellezza è quella interna, è vero, ma siamo esseri umani. Penso che anche le apparenze contino. Se fosse una donna dovrebbe essere attraente, altrimenti la gente non vorrebbe vedere quella faccia”, ha aggiunto adesso.

Subito è esplosa la polemica, e in un comunicato ufficiale sono arrivate le scuse: “Sua santità non voleva offendere e si scusa”. “E’ stato il momento più sorprendente dell’intervista” ha ammesso la giornalista dell’emittente britannica Rajini Vaidyanathan che nel colloquio registrato a Dharamsala nel nord dell’India dove il Premio Nobel vive in esilio, gli aveva chiesto se la sua prossima reincarnazione avrebbe potuto essere donna. 

Inevitabile quindi che il mondo dei social sia esploso di indignazione: “Per me è cancellato”, ha polemizzato la columnist femminista del Guardian Jessica Valenti, seguita dalla comica Sarah Silverman: “Siamo oltre il settimo sigillo dell’apocalisse”.

C’è chi ha deriso l’anziano monaco buddista, chi si è sentito deluso. “Sua Santità, un monaco di oltre 80 anni, è sempre stato contrario all’oggettivazione delle donne e ha una acuto senso delle contraddizioni tra il mondo materialistico e globalizzato che incontra e le più complesse e esoteriche idee della reincarnazione al cuore della tradizione buddista tibetana”.

Tuttavia, si legge nel comunicato dei portavoce, “capita che a volte commenti fuori sacco che potrebbero essere divertenti in un certo contesto culturale, perdano il loro umorismo nella traduzione quando trasferiti in un altro contesto. Il Dalai Lama si scusa dunque delle offese che può aver provocato”. (Fonti: Ansa, Bbc, YouTube)

 

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