
Era il febbraio del 2023. “Io – spiegava Silvio Berlusconi ai cronisti – a parlare con Zelensky, se fossi stato il presidente del Consiglio, non ci sarei mai andato, perché stiamo assistendo alla devastazione del suo Paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili. Bastava che cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe avvenuto. Quindi giudico, molto, molto negativamente il comportamento di questo signore”.
Le Meloni ha detto che per arrivare alla pace bisogna far sì che i due eserciti si equiparino militarmente. Lei non condivide? “No – rispondeva il leader di Forza Italia -, per arrivare alla pace il signor presidente americano dovrebbe prendere Zelensky e dirgli: è a tua disposizione, dopo la fine della guerra, un piano Marshall per ricostruire l’Ucraina. A una condizione: che tu domani ordini il cessate il fuoco. Anche perché noi da domani non ti daremo più dollari e armi. Solo questo potrebbe decidere questo signore a un cessate il fuoco”.