
Il capo della Protezione Civile, Fabio Ciciliano (Foto da YouTube)
Qualche tempo fa, durante un’assemblea pubblica a Pozzuoli, al capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano fu chiesto: “Cosa fareste in caso di una scossa di magnitudo cinque?” La sua risposta fu lapidaria: “La scossa di quinto grado? Cadono i palazzi e conto i morti. Funziona così”, aggiungendo poi che “questa è la prassi nelle attività di Protezione Civile” . Per fortuna, la scossa di questa notte allora è stata “solo” di magnitudo 4.4. Eppure, a Bagnoli e nei dintorni, è bastata per scatenare il panico. C’è anche chi ha preso d’assalto l’ex base NATO e si è registrato persino un ferito. Scene davvero senza una logica e un senso. In Giappone invece, un terremoto del genere sarebbe passato quasi inosservato. Sarebbe stato percepito forse solo da qualche gatto attento. È il momento di cambiare approccio: basta con questa rassegnazione civile, serve più prevenzione. Perché è sulla prevenzione che dobbiamo concentrarci, non sulla conta dei morti.