Aborto peggio di pedofilia: odor di conflitto di interesse nelle parole del prete Aborto peggio di pedofilia: odor di conflitto di interesse nelle parole del prete

Don Andrea Leonesi: “È più grave l’aborto o un atto di pedofilia?” VIDEO

Nella sua omelia Don Andrea Leonesi della Chiesa dell’Immacolata di Macerata parla di aborto e pedofilia, parole che hanno scatenato un putiferio.

“L’aborto è il più grande degli scempi”, dice Don Andrea Leonesi. Ma il parroco poi rincara la dose: “È più grave l’aborto o un atto di pedofilia?”. E ancora: “Le mogli siano sottomesse ai mariti. Sentito cosa dice qua?”.

Il video dell’omelia, avvenuta lo scorso 28 ottobre, che condanna l’aborto e le proteste femministe in Polonia, passando per la biblica sottomissione della donna all’uomo, è stato diffuso lunedì 2 novembre, diventando in poco tempo virale.

Don Andrea Leonesi è vicario generale del Vescovo dal 2018: “Siamo un tempo difficile, che se poco poco cominci a parlare di queste cose, ti stanno a controllare pure l’inclinazione della voce”. “Questa scelta che ha fatto la Polonia che sono arrivati a fare una legge per cui anche il feto malformato non si può abortire, prova a dire una cosa del genere in Italia.

Poi ricorda la dottrina dalle scritture

“Le mogli siano sottomesse ai mariti. Sentito cosa dice qua? V’è scivolato sopra, eh? Non vi siete neanche accorti? Meglio! Fumatevi qualcosa prima di venire qua, così state a pensare a qualcos’altro e non state attenti a queste parole che poi dopo ci mettono in crisi. Le mogli sono sottomesse ai mariti, capito, care signore? Il marito infatti è capo della moglie, dobbiamo insistere ancora?”. 

La protesta della Sinistra Italiana Macerata

“Colpiscono, e non poco, le parole pronunciate da don Andrea Leonesi, vicario del Vescovo. Negazionismo, oscurantismo, maschilismo esasperato: quelle parole non nascondono una visione della società arcaica e patriarcale di fronte alla quale il silenzio e l’indifferenza non sono ammessi”.

“Si strizza l’occhio alla Polonia – sottolineano da Sinistra Italiana – per la recente legge che limita il diritto all’interruzione di gravidanza e che ha portato molte donne e molti uomini a scendere in piazza in segno di protesta”.

“L’aborto non è un gioco né uno scherzo – concludono – è tutela della libertà di scelta e della salute delle donne che, in una situazione come quella polacca, non smetteranno certo di abortire, ma saranno costrette a farlo in maniera illegale, senza il rispetto di alcuna norma igienica e senza alcun tipo di controllo sanitario. Se c’è una battaglia che va combattuta in Italia, è quella per arrivare ad una piena attuazione della legge 194, non alla sua limitazione”. (Fonti YouTube e Il Fatto Quotidiano).

 

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