Torna a farsi sentire l’Etna con una spettacolare fase parossistica, la quinta che il vulcano attivo più alto d’Europa ha fatto registrare dallo scorso 4 luglio. Protagonista nella giornata di domenica 4 agosto è il cratere Voragine con altissime fontane di lava e l’emissione di una nube vulcanica alta 10 chilometri, immagini che hanno fatto subito il giro del web.
L’Etna torna a disperdere cenere
La dispersione della cenere è in direzione Sud-Est e cade su diversi centri abitati etnei che, ancora una volta, sono costretti a fare i conti con strade ricoperte di povere vulcanica. La dispersione ha provocato disagi all’aeroporto di Fontanarossa. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania ha emesso un bollettino di allerta per il volo, un Vona, di colore rosso.
L’ampiezza media del tremore vulcanico, ha segnalato l’Ingv, Osservatorio etneo, ha mostrato un repentino incremento intorno alle 3.20, portandosi da valori medio – alti a molto alti alle 4.40. Poi l’attività stromboliana, dopo essersi intensificata, è evoluta in fontana di lava. Il tremore vulcanico, che segnala l’energia dei condotti magmatici interni dell’edificio vulcanico, è però calata rapidamente, attestandosi, in mattinata, su valori medio-alti, ma con una tendenze a diminuire.
La fontana di lava si è conclusa nel pomeriggio
Nel primo pomeriggio di domenica il fenomeno si è concluso. La fontana di lava della Voragine, come mostrava il tracciato del tremore interno dell’Etna i cui valori sono ‘precipitati’ nella fascia media, si è esaurita.
L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha confermato la ricaduta di materiale piroclastico a Fleri, Fornazzo, Santa Venerina, Stazzo, Torre Archirafi, San Giovanni La Punta e Aci Castello. Durante la fontana di lava sono stati inoltre prodotti trabocchi lavici dall’orlo occidentale del cratere Bocca Nuova.
Personale Ingv-Oe in area sommitale ha rilevato che è presente una colata attiva diretta verso Nord-Ovest, il cui fronte si attesta a una quota di circa 3.000 metri. È inoltre presente un’altra colata tra il cratere di Nord- Est e quello della Voragine, dove persiste un’attività esplosiva.