Tifosi impazziti per Eto’o: scendono in campo a baciargli i piedi

MAKHACHKALA (RUSSIA), 11 SET – Scene d’incredibile entusiasmo hanno caratterizzato il primo allenamento di Samuel Eto’o a Makhachkala, dove è arrivato con l’Anzhi, club del magnate Sulaiman Kerimov che fa allenare e vivere i suoi giocatori a Mosca facendoli spostare nella città d’origine della squadra, capitale del Daghestan che si affaccia sul Mar Caspio, solo in occasione delle partite.

Più di diecimila persone hanno affollato lo stadio cittadino, tutte inneggianti all’ex interista. Molti i ragazzi che hanno tentato d’invadere il campo durante la seduta a porte aperte, che per questo è stata interrotta a più riprese.

Alcuni tifosi sono stati bloccati dagli uomini della ‘security’, altri però sono riusciti ad arrivare fin sul terreno dove si stava svolgendo la seduta. C’è stato chi ha stretto la mano al giocatore del Camerun, ed un supporter dell’Anzhi è arrivato perfino ad inginocchiarsi ed a baciargli il piede.

La città è stata tappezzata da manifesti con l’immagine dell’ex interista, acquistato un mese fa dall’Anzhi per 30 milioni di euro (più 20 a stagione per il giocatore), che farà la sua prima apparizione casalinga con la nuova squadra nella sfida contro il Volga Nizhny Novgorod.

Alla sua prima partita in assoluto con l’Anzhi, sul campo del Rostov, Eto’o era entrato a partita iniziata ed aveva segnato il gol dell’1-1. Dopo l’allenamento odierno l’attaccante si è cambiato, presentandosi in giacca e cravatta alla sua prima conferenza stampa a Makhachkala.

”Sono stato in Russia molte volte – ha detto – ma prima di venire qui non conoscevo questa città. Sono stato sempre e solo a Mosca e Kazan (per le partite di Champions contro Spartak e Rubin n.d.r.). E’ la mia prima volta a Makhachkala, e devo ammettere che prima non sapevo nulla di questa città. Sono rimasto piacevolmente sorpreso da ciò che ho visto”.

Sul fatto di dover sopportare il gelido inverno russo, e campi in condizioni certo non ottimali, Eto’o ha detto di non essere preoccupato. ”Ho giocato molte volte a temperature sotto lo zero – ha detto -, quindi mi sento preparato per l’inverno russo”. Sa che in Russia, come è già successo al suo compagno Roberto Carlos per due volte (gli è anche stata lanciata una banana), rischia di dover sopportare insulti di tipo razzista? ”Il razzismo esiste ovunque – ha risposto -, non solo in Russia ma anche in Francia, Italia e Spagna. I calciatori devono confrontarsi con il razzismo in molti paesi, ma ogni volta che entro in campo io cerco di fare del mio meglio per coloro che amano il calcio. Sono cittadino del mondo, e qui vorrei fare felice la gente”.

Gli hanno chiesto anche dell’incidente aereo che ha ‘cancellato’ la squadra di hockey ghiaccio del Lokomotiv Yaroslav ed Eto’o ha risposto che ”ogni volte che si sale su un aereo si mette la propria vita nelle mani di Dio”.

 

Gestione cookie