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Eva zu Beck, il viaggio sull’isola sperduta della blogger si traforma in quarantena VIDEO

ROMA – La ventinovenne Eva zu Beck, per lavoro viaggia e racconta le sue avventure sui social.

L’ultimo viaggio organizzato prima della pandemia è stato nella parte deserta dell’isola di Socotra in Yemen.

Il viaggio si è però trasformato all’improvviso in una quarantena per via del blocco dei voli deciso pressoché in tutto il mondo. 

Eva è rimasta sola e per due mesi ha vissuto in un campeggio isolato. Ha passato il tempo leggendo e pescando. Ha chiesto aiuto ai pochi abitanti del luogo solo in caso di necessità. 

La giovane ha raccontato ovviamente sui social la sua esperienza definita un “universo parallelo”. Sull’isola infatti, il virus non è mai arrivato e non è stato imposto alcun distanziamento sociale.

Eva si definisce una conduttrice televisiva di viaggi e una YouTuber. Su Intragram scrive: “Vado in luoghi in cui la maggior parte dei turisti non è andata alla ricerca di avventure crude”.

In un recente post su, la 29enne ha speigato quello che lei chiama il Passport Privilege: “È un tema che emerge sempre durante le conversazioni con i miei amici di viaggio in giro per il mondo. Noi instagrammer viaggiamo in maniera super facile dappertutto. A volte dimentichiamo [però] che la libertà di viaggiare è un lusso che la maggior parte delle persone non ha. Questa è la dura realtà”.

Eva mostra un passaporto polacco nella foto che accompagna il post. La giovane si può muovere grazie alle pressoché inesistenti limitazioni che riguardano i cittadini dell’Unione Europea in giro per il mondo: “La tua nazionalità impone il tuo privilegio di poter viaggiare. Un passaporto ‘forte’ (come il mio) ti consente di viaggiare nella maggior parte dei paesi senza visto.

Un passaporto ‘debole’ pone un forte limite al numero di paesi che è possibile visitare facilmente e spesso fa scattare sospetti ai confini internazionali anche se si viaggia con un visto valido”. Conclude la giovane: “Tutti condividiamo la stessa passione per i viaggi, ma questa passione non è resa uguale.

In realtà, nel mondo di oggi, viaggiare continua a non essere un diritto ma un privilegio. Anche se non ho risposte dirette su come risolvere questo problema, ho due idee su come ripensare il viaggio” (fonte: Instagram, YouTube, Repubblica). 

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