David Parenzo è stato contestato all’Università di Roma La Sapienza. Il giornalista era lì per un convegno organizzato dal movimento studentesco di destra Azione universitaria in occasione dell’8 marzo. Lo ha riferito lui stesso sul suo profilo Instagram: “All’università c’era questo convegno. Un gruppo ci impedisce di parlare, urlano ‘Palestina libera’. Contestazione di giovani dei centri sociali che non mi vorrebbero far parlare. ‘Un sionista non può parlare, Parenzo fascista‘, dicono”, afferma in un video mostrando i colpi dati all’esterno dell’aula sulle pareti. “Siamo bloccati dentro un’aula e non possiamo uscire. Viva la democrazia“, scrive nel post.
Secondo gli studenti di Cambiare Rotta, invece, ieri è stata “bloccata la vergognosa iniziativa promossa dai fascisti di Azione Universitaria in Sapienza, che hanno provato a rendere la giornata dell’8 marzo un’occasione per legittimarsi strumentalizzando la questione femminile. Abbiamo contestato Parenzo per il suo ennesimo tentativo di giustificare il genocidio in Palestina”.
La solidarietà della Comunità ebraica di Roma
A Parenzo è giunta la solidarietà del presidente della Comunità ebraica di Roma, Victor Fadlun: “è stato uno spettacolo indecoroso che dimostra il pesante clima di intimidazione che la nostra Comunità sta vivendo“. Sostegno anche dal mondo della politica con, tra gli altri, la ministra del Turismo Daniela Santanché, Carlo Calenda (Azione) e Walter Verini (Pd).
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