Floridia (M5s): “Ischia? La parola condono in un decreto non vuol dire che ci sia stato un condono” VIDEO

Al Senato si dibatte sui fatti di Ischia dopo l’informativa del ministro Musumeci. A parlare è la senatrice del Movimento 5 Stelle Barbara Floridia che dà un’interpretazione particolare al decreto che venne approvato dal governo Conte 1 e che secondo molti diedi vita ad un condono edilizio nel 2018. 

“Condono non vuol dire condono….” 

Queste le parole della senatrice siciliana di M5s: “Che ci sia la parola ‘condono’ in un decreto non significa che ci sia stato un condono. Io sono contro la mafia’, che significa? Che sono per la mafia? No, ho detto l’esatto contrario”. “I condoni – prosegue la pentastellata – li hanno fatto i governi di centrodestra”. 

Cosa prevedeva il decreto del 2018 approvato dal Conte 1

“Per accelerare le pratiche impantanate noi abbiamo introdotto l’articolo 25 che non è un condono, ma una procedura perché si espletasse più celermente l’esito delle pratiche”. A spiegarlo è stato lo stesso Giuseppe Conte durante la trasmissione di Rai 3 “Mezz’ora in più” andata in onda domenica scorsa a poche ore dal disastro di Ischia.

La norma che riguardava l’isola era contenuta nel decreto del 2018 sul Ponte di Genova e venne decisa per accelerare le procedure post-terremoto 2017. Secondo Conte, quanto deciso nel decreto “non era affatto un condono. È uno dei primi dossier che abbiamo assolto con senso di responsabilità cercando di sbloccare una situazione che c’era senza derogare ai vincoli idrogeologici. Era una procedura di semplificazione”.  L’articolo 25 porta però nello stesso nome la parola condono (“Definizione delle procedure di condono”) e permetteva di riaprire i termini di un vecchio condono, quello del 1985, sanando così gli abusi costruiti negli anni.

Le parole della Floridia nel video che segue al minuto 5,10: 

 

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