“Sono molto triste e amareggiato di come si è trasformato il nostro paese, qualcuno dice ‘ma voi avete la villa, per quello entrano a casa vostra’. Ma non è una condanna aver guadagnato soldi onestamente, mi devo sentire libero e sicuro nel paese dove vivo”. A dirlo su Instagram è Francesco Facchinetti nel commentare quanto accaduto a suo padre Roberto e alla sua famiglia che sono stati rapinati in casa domenica a Bergamo.
Francesco Facchinetti: “Una vergogna, lo Stato è incapace di mantenere ordine e controllo”
“E’ una vergogna – tuona Francesco Facchinetti – che in un paese dove c’è pressione fiscale al 60% noi non ci sentiamo sicuri, complimenti Stato, siete bravissimi, al governo destra e sinistra incapaci di mantenere ordine e controllo, non siete capaci di fare politica ma solo propaganda”. “E allora chi può come ho fatto io va ad abitare da un’altra parte, per chi si chiede perché siamo andati a vivere in Svizzera è perché non voglio crescere i miei figli in un paese dove non possono essere liberi, dove non possono uscire di casa, dove ho paura a farli giocare al parchetto e di lasciare mia moglie a casa da sola. Non voglio più questo, allucinante”. “Voi incapaci – conclude Facchinetti rivolgendosi ai politici – avete reso il paese più bello del mondo un paese insicuro dove c’è da avere paura”.
In Italia un furto in casa ogni 3 minuti
Il Codacons fornisce alcuni dati sui furti in casa. In Italia si contano 182mila rapine all’anno all’interno delle abitazioni private, quasi 500 al giorno, ossia una ogni 3 minuti circa. La maggior parte di tali furti rimane senza un colpevole, e gli autori non vengono né individuati dalle forze dell’ordine, né puniti dalla giustizia. Il Codacons, intervenendo sul caso che ha visto coinvolto Roby Facchinetti, spiega che in base agli ultimi dati ufficiali dell’Istat relativi al 2021, in Italia si contano 7,1 rapine in casa ogni mille famiglie, in crescita rispetto al 2020 (6,8 ogni 1000 famiglie).
I furti in abitazione sono più diffusi nel Nord-est dove si contano in media 9,4 vittime ogni mille famiglie, mentre nel Sud e nelle Isole il valore si attesta rispettivamente a 4,9 e a 3,7 vittime. La regione italiana che registra il maggior numero di casi di rapine e furti in casa è il Veneto, con 11,2 vittime ogni mille famiglie, seguita da Toscana (10,1) ed Emilia Romagna (10). Fanalino di coda la Valle d’Aosta, con una media di 2 rapine in abitazioni private ogni mille nuclei. “Nonostante il numero di rapine in casa sia in crescita negli ultimi anni, anche per effetto dell’impoverimento generato dal Covid prima, e dalla crisi economica oggi, è assolutamente ipocrita che di tale tema si parli solo quando la vittima è un personaggio famoso – attacca il presidente Carlo Rienzi – Ogni giorno 500 famiglie “non vip” denunciano furti all’interno delle proprie abitazioni, ma il numero di tale tipologia di reato è in realtà assai più elevato, considerato che sempre più famiglie rinunciano a presentare denuncia alle forze dell’ordine, consapevoli che poco o nulla potrà essere fatto per acciuffare i responsabili”.
Furti in appartamento ogni 100 famiglie
Ed ecco i numeri forniti dal Codacons:
- Veneto 11,2
- Toscana 10,1
- Emilia-Romagna 10
- Umbria 9,2
- Lombardia 8,1
- Piemonte 7,9
- Lazio 6,8
- Abruzzo 6,5
- Liguria 5,7
- Puglia 5,6
- Friuli-Venezia Giulia 5,3
- Molise 5,1
- Marche 5
- Campania 5
- Sicilia 4
- Trentino-Alto Adige 3,8
- Basilicata 3,1
- Sardegna 2,7
- Calabria 2,6
- Valle d’Aosta 2