Francia, polizia fa inginocchiare decine di studenti (minorenni) con le mani alzate per interrogarli VIDEO Francia, polizia fa inginocchiare decine di studenti (minorenni) con le mani alzate per interrogarli VIDEO

Francia, polizia fa inginocchiare per interrogarli decine di studenti (minorenni) con le mani alzate VIDEO

Francia, polizia fa inginocchiare decine di studenti (minorenni) con le mani alzate per interrogarli VIDEO
Francia, polizia fa inginocchiare decine di studenti (minorenni) con le mani alzate per interrogarli

MILANO – Decine di studenti con ancora gli zaini in spalla fatti inginocchiare, le mani alzate e incrociate dietro la nuca: l’ultima immagine che turba le giornate del presidente francese Emmanuel Macron non vede gilet gialli ma 153 ragazzi del liceo Saint-Exupéry di Mantes-la-Jolie fermati dalla polizia. 

Per sfuggire agli agenti i giovani, che manifestavano contro la riforma dell’Istruzione voluta da Macron, si sono introdotti nella sede dei Restos du Coeur, associazione benefica fondata dal comico Coluche, e qui sono stati fermati dagli agenti. 

Il ministro dell’Istruzione, Jean-Michel Blanquer, si è detto “sconvolto”, ma ha invitato a tenere in considerazione il “contesto” di violenze che ha portato all’operazione. La sinistra ha gridato allo scandalo, e non solo lei. Il deputato di En Marche (il partito di Macron) Laurent Saint-Martin ha definito le immagini “sconvolgenti” e ha assicurato che la maggioranza sarà la prima a condannare eventuali errori da parte delle forze dell’ordine.

“Quali che siano le accuse, nulla giustifica questa umiliazione di minori”, ha dichiarato il primo segretario del Partito socialista, Olivier Faure, in un tweet, chiamando i ministri dell’Interno, Christophe Castaner, e dell’Istruzione a “reagire rapidamente e bene”. La stessa richiesta è arrivata da altri esponenti dell’opposizione che si chiedono “cosa possa giustificare una scena del genere” e “chi abbia dato l’ordine di farlo”.

Gli studenti erano scesi in piazza a protestare contro la riforma dell’Istruzione voluta dal presidente. Striscioni, cartelloni, pattumiere hanno bloccato l’accesso a decine di scuole superiori, da Parigi alle banlieue fino ad Aix en Provence, alla Normandia e alla Bretagna. Migliaia di liceali sono scesi per le strade a Marsiglia, dove vi sono stati lanci di pietre e di incendi di cassonetti dell’immondizia, e a Nizza contro la riforma proposta dal governo.

L’agitazione era già cominciata la scorsa settimana, ma proprio per far crescere la pressione sull’esecutivo, sfruttando anche la breccia aperta dai gilet gialli, sindacati e associazioni di studenti hanno rafforzato il movimento di protesta.

Gli studenti contestano le riforme della scuola superiore, chiedendo al governo di fare marcia indietro su provvedimenti che penalizzano i ragazzi meno abbienti: tra i punti più controversi della riforma dei licei, l‘esame di maturità, le condizioni di accesso all’università, la soppressione di 2.600 cattedre, l’aumento delle tasse universitarie, le quote di iscrizione più alte per gli studenti non comunitari.

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