PARIGI – Hollande: ritratto di Julie Gayet. Il video di quando faceva campagna elettorale. Mentre la premiere dame Valerie Trireweiler è ancora sotto choc all’ospedale, mentre si rincorrono voci perfino di dimissioni di Francois Hollande perché l’indirizzo della “garconniere” a due passi dall’Eliseo rinvia ad un boss della mafia còrsa, l’attenzione dei media si concentra su Julie Gayet, l’attrice con cui il presidente francese avrebbe una relazione, a questo punto non più smentibile.
In rete il nome Gayet è diventato un tag caldo: molto cliccato in Francia è uno spot elettorale della donna, famiglia “gauchiste” e fervente sostenitrice, durante la campagna del 2012 che avrebbe portato Hollande all’Eliseo. “Umile”, “formidabile”, “grande capacità di ascolto”, “quel che dice lo fa”: a sentirli oggi, tutti quei complimenti, sortiscono tutt’altro effetto rispetto alla tutto sommato innocua solidarietà politica.
Come in un puzzle, tutte le tessere stanno delineando il quadro completo. Un indizio forte è il romanzo autobiografico appena uscito di uno sceneggiatore e scrittore cileno, Santiago Amigorena, incidentalmente marito della Gayet: se i nomi sono mascherati, non lo è la storia spezzata di una felice coppia con due bambini dove la moglie si innamora di un uomo potente e misterioso. Su Closer, il magazine che ha fatto lo scoop, è ricostruita al dettaglio la vita artistica di un’attrice con all’attivo una ottantina di partecipazioni a film e fiction: non esattamente una star, il cui primo film lo deve al regista polacco di culto Krzysztof Kieslowski (“Film blu”).
Bella, di una bellezza discreta ed elegante, Julie è madre appunto di due figli adolescenti (Tadeo ed Ezechiel): tra i ruoli interpretati non si è fatta mancare quello di prostituta drogata o di amante lesbica, a testimonianza del suo impegno nei diritti civili. Che comprendevano anche quello alla giusta riservatezza (a marzo aveva sporto denuncia contro ignoti a difesa della sua persona e per il “pregiudizio arrecato all’intimità della vita privata”). Non erano anonime però le insinuazioni velate del suo collega di set, il comico Stéphane Guillon: durante le riprese dell’ultimo film, Les âmes de papier, aveva mandato dei tweet abbastanza rivelatori. Hollande che giunge sul set, la Trireweiler che “odia” il film, mancava solo che facesse il gesto delle corna…