Gaia Bianchi al Governo: "Se voi chiudete le discoteche io non vado più a scuola" Gaia Bianchi al Governo: "Se voi chiudete le discoteche io non vado più a scuola"

Gaia Bianchi al Governo: “Se voi chiudete le discoteche io non vado più a scuola”

“Se voi chiudete le discoteche io non vado più a scuola”. Polemica per le parole dell’influencer Gaia Bianchi contro il Governo. Poi arrivano le scuse.

Gaia Bianchi, sedicenne e diventata molto famosa su TikTok, in un video dice: ““Mi è appena arrivato un messaggio di mer..: le discoteche chiudono. Io non ho parole raga, ve lo giuro, mi viene da piangere. Mettiamola così caro governo: se voi chiudete le discoteche, io non vado a scuola”.

Parono ovviamente le polemiche perché il messaggio che è trapelato dal video di Gaia Bianchi è quello che le discoteche sono più importanti della scuola. 

E così l’influencer ha dovuto spiegare che il tono del suo discorso era “superficiale e ironico”. “La gente non ha capito e si è arrabbiata”. “Ma il problema non sono io che a 16 anni voglio andarmi a divertire e voglio andare a ballare. Il problema sono quei quattro babbi che abbiamo al Governo che hanno tenuto le discoteche aperte fino a dopo Ferragosto. Ditemi voi chi a Ferragosto resta a casa. Io a Ferragosto ero in giro ed era pieno di gente, è una cosa scontata che la gente stia in giro tutta la notte. Che le discoteche sarebbero state piene si sapeva ed era una cosa prevedibilissima”.

Poi ribadisce: “Il problema non sono io che parlo così sui social, il problema sono le cose gravi e concrete che sono successe, non io che parlo così”.

Il precedente della quarantena violata

Come ricorda Il Fatto Quotidiano, qualche mese fa Gaia Bianchi era stata attaccata per aver violato la quarantena. Infatti ad aprile, in pieno lockdown, aveva raggiunto alcuni suoi amici in centro a Milano con un taxi per festeggiare il compleanno di un amico.

In quell’occasione si era scusata con queste parole: “Non ho scusanti e so di essere completamente dalla parte del torto. So che siamo in una situazione critica e l’ho affrontata con superficialità e mi scuso. So di non aver dato il buon esempio. Mi vergogno di quello che è successo e cercherò di farmi perdonare. Una cosa del genere non si verificherà mai più”. (Fonti Il Fatto Quotidiano e YouTube). 

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