George Floyd, capo polizia Houston a Trump: "Se non ha nulla da dire, tenga la bocca chiusa" VIDEO George Floyd, capo polizia Houston a Trump: "Se non ha nulla da dire, tenga la bocca chiusa" VIDEO

George Floyd, capo polizia Houston a Trump: “Se non ha nulla da dire, tenga la bocca chiusa” VIDEO

ROMA – “Se non ha nulla da dire, tenga la bocca chiusa”. Il capo della polizia di Houston, Art Acevedo, in un’intervista alla Cnn commenta così le parole di Donald Trump. Il presidente Usa prima del consueto discorso alla Casa Bianca, ha chiesto come sottofondo il rumore del lancio dei gas lacrimogeni. Trump si è poi rivolto ai governatori dei 25 Stati in cui continuano le proteste per la morte di George Floyd dicendo: “Se non dominate, farete la figura degli imbecilli”, invitando così la polizia a rispondere con la violenza.

“Se non ha nulla da dire, tenga la bocca chiusa” ha detto Acevedo. “Non vogliamo che l’ignoranza rovini il clima qui a Houston. Trump sta mettendo a rischio la vita dei poliziotti. Colleghi della polizia sono stati feriti, membri della comunità sono stati feriti. Quindi se non ha nulla da dire non la dica. Questa è la regola numero uno di chi comanda. Americani, unitevi alla polizia, radunatevi ed evitate tutto questo”.

Poliziotto in pensione ucciso nelle proteste per George Floyd.

Non si placano le proteste negli Stati Uniti scoppiate per la morte di George Floyd.

Manifestanti sono scesi in strada a New York, a Washington e in altre città americane. E si registrano anche nuove vittime.

A St. Louis, un capitano in pensione della polizia, è stato ucciso da un gruppo di persone che hanno fatto irruzione in un banco dei pegni per saccheggiarlo.

Si chiamava David Dorn, aveva 77 anni, ed è stato trovato morto sul marciapiede di fronte a Lee’s Pawn & Jewelry.

Una morte che era finita anche su Facebook, con alcune immagini del cadavere dell’ex poliziotto che poi sono state rimosse.

Donald Trump lo ha voluto ricordare con un tweet: “E’ stato ucciso da spregevoli saccheggiatori. Onoriamo i nostri agenti di polizia, forse più di prima”, ha twittato il Presidente.

Nel mentre alcune scuole pubbliche di Minneapolis hanno rescisso il contratto con la polizia della città per la sicurezza degli istituti e dei loro 35.000 studenti.

La decisione riflette una dura presa di posizione contro gli agenti di Minneapolis:

“Non possiamo continuare la partnership con una organizzazione che ha una cultura di violenza e razzismo. Dobbiamo mostrarci solidali con i nostri studenti afroamericani”, afferma uno dei membri del board del distretto scolastico di Minneapolis.

Anche se il gesto non restituisce giustizia a George Floyd “mostra almeno che cambiamenti sono possibili”, dice la rappresentate studentesca. (Fonti Ansa e YouTube).

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