Gianni Alemanno: “Gabanelli vuole fare politica? Si candidi”

ROMA – Se Milena Gabanelli “ha voglia di fare politica si candidi, ci metta la faccia, si candidi a Presidente della Repubblica o a quello che vuole, ma non può confondere l’informazione del servizio pubblico con questi piccoli comizi elettorali”. È quanto dichiara sul suo blog il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, affermando che “non sarà Report a decidere il destino di questa amministrazione e di questa campagna elettorale, ma saranno i romani in base a quello che noi diremo: pertanto andiamo avanti e non abbiamo alcuna intenzione di fermarci per questi piccoli ricatti di natura informativa e giornalistica”.

Tornando sulla puntata della trasmissione di Rai 3, Alemanno sottolinea che “la signora Gabanelli ha concluso la sua trasmissione col comizietto, dando consigli, avvertimenti e ricette a partiti, dicendo di escludere questo o quel’altro”. Ma, avverte, “non si illuda, perché i romani sono molto svegli e scafati, e non si fanno incantare da queste trasmissioni: i romani vanno avanti, guardano ai fatti concreti e a un’amministrazione che ha fronteggiato la crisi economica con un lavoro durissimo, e sanno scegliere

“La trasmissione fatta dalla dottoressa Gabanelli contiene una serie di tesi politiche”, secondo Alemanno, che le elenca: “La prima è quella per cui Roma sarebbe preda della criminalità organizzata”, ma “se ci sono infiltrazioni economiche criminali nella nostra città hanno radici antiche, che non nascono in questi anni perché la giunta Alemanno è distratta”. Ma, ribatte il sindaco, “noi oggi abbiamo il miglior procuratore capo esperto di questi fenomeni, un questore che viene da Napoli e dal sud ed e’ un forte conoscitore della criminalita’ organizzata, e questi inquirenti non hanno bisogno dei giornalisti di report che si improvvisano a fare gli Sherlock Holmes di provincia. Hanno invece bisogno di andare in fondo alle loro inchieste e hanno sempre avuto la nostra piena collaborazione per combattere la criminalita’ organizzata”.

Alemanno ha anche sottolineato che “la stessa Gabanelli ha ammesso che i reati, da quando siamo in Campidoglio, sono diminuiti del 14%, salvo poi affermare che i reati per mafia sarebbero aumentati ma senza specificare quali sarebbero”. In realtà, per il primo cittadino, “sono calati tutti i reati, in particolare i più efferati, c’è una lotta in atto e siamo convinti che Roma sapra’ respingere gli attacchi della criminalita’ organizzata, perche’ il tessuto della nostra città è sano e gli aspetti negativi visti in quella trasmissione sono isole che presto verranno colpite e cancellate”.

Un’altra “tesi politica” evidenziata da Alemanno, “il punto forse più pericoloso per la cultura cittadina”, è quella che dà “un ulteriore spinta a quella cultura del ‘no’ che rischia di soffocare la nostra città è tutta l’Italia: qualsiasi progetto edilizio o opera pubblica diventano colate di cemento e speculazioni che vanno cancellate”.

Citando la Metro C, le espansione edilizie, i corridoi della mobilità e i filobus, Tor Bella Monaca il sindaco accusa chi vi vede “sempre la mano oscura delle imprese che conculcano l’amministrazione: non si possono continuare ad alimentare queste sciocchezze e questa cultura del sospetto”. Quindi, si chiede Alemanno concludendo: “vogliamo fare la propaganda grillina che dice ‘no’ a tutto? E’ questo il grande messaggio finale della signora Gabanelli?”.

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