A Surfside in Florida, località della Florida che confina con Miami Beach, la top model Gisele Bundchen viene fermata dalla Polizia mentre col suo suv infrange i limiti di velocità. La Bundchen, durante il controllo, spiega in lacrime all’agente di essere seguita dai paparazzi. L’agente però non sembra essere molto interessato dalla questione e liquida così la top model che sta chiedendo aiuto: “Ho capito chi sei. Sporgi denuncia a Miami Beach, ho visto che veniva da lì. Se vuoi fai così, ma non posso impedire ai paparazzi di fare il loro lavoro che è quello di fare foto“. A questo punto la modella scoppia in lacrime: “Sono solo stanca, mi stanno molestando e nessuno mi protegge“. L’agente resta impassibile e alla Bundchen viene elevata una contravvenzione.
Il sindaco di Surfside Charles Burkett, in una lettera ha criticato l’agente di Polizia definendo il suo un “atteggiamento di sufficienza”. Secondo il capo della Polizia, alla modella non è stato dato supporto a proposito della presenza dei paparazzi. Il sindaco, nella lettera, si dice “sconvolto” per come gli agenti hanno gestito la questione. Queste le sue parole: “Questa risposta è del tutto inaccettabile e non riflette i valori, il giudizio e il servizio che i cittadini si aspettano dalla Polizia. L’atteggiamento di sufficienza nei confronti di una residente chiaramente in difficoltà è tutto ciò che non vogliamo vedere nel modo in cui la nostra Polizia interagisce e serve i nostri cittadini”.
Anche il capo della Polizia è intervenuto sulla questione, difendendo l’operato del suo agente, riconoscendo tuttavia uno scarso livello di empatia. L’agente che ha fermato la modella ò lo stesso che ha ripreso la scena con la bodycam di dotazione. A quanto pare è molto conosciuto da quelle parti e stimato. Per questa ragione, molti cittadini hanno difeso il suo operato giudicato comunque molto professionale.