COSENZA – “Ho una macchina da femmina, purtroppo è così. Ho una macchina da femmina e il mio presidente è Nichi Vendola, però ho due figlie che potrebbero dimostrare la mia mascolinità, ma in ogni caso non c’è n’è bisogno perché non siamo razzisti neppure sotto questo punto di vista”.
Fanno discutere le parole di Giuseppe Giudiceandrea, assessore provinciale Sel di Cosenza che, intervenendo in una conferenza sul lavoro in nero, abbandona discorsi politici per avventurarsi in una tortuosa dichiarazione sospesa tra casta e sessualità.
I commenti sono chiusi.