Google ha ricevuto pesanti critiche per la scelta del proprio spot natalizio, orientato verso il mondo genderfluid grazie alla partecipazione dell’influencer Cyrus Veyssi. Lo spot ha come protagonista la star di TikTok e Instagram, intenta a cercare prodotti per la pelle tramite il servizio di Google Shopping.
Lo spot genderfluid di Google
Negli anni siamo stati abituati agli spot natalizi incentrati su un certo contesto familiare. Quest’anno, però, Google ha deciso di percorrere un’altra strada, aprendosi al mondo genderfluid per la sua pubblicità di shopping. Protagonista dello spot è l’influencer non binario Cyrus Veyssi, che conta milioni di follower su Instagram e Tiki Tok. La scelta, però, ha attirato l’attenzione e un certo numero di critiche. Molto utenti, infatti, si sono riversati sui social per contestare con veemenza questa strada intrapresa anche da Google, arrivando ad insultare pesantemente l’azienda stessa e l’influencer con una certa facilità .
Alcuni utenti, stanchi di assistere a quella che ritengono essere “l’invasione woke”, hanno ribadito la loro posizione citando la vicenda di Bud Light. Il noto marchio di birra, infatti, nel tentativo di attirare una fetta di consumatori più ampia, aveva collaborato con un’influencer transgender, perdendo poi miliardi di dollari. Google, insomma, ha attirato su di sé talmente tante critiche da dover rilasciare una precisa dichiarazione in merito: “Questo è un singolo post sponsorizzato su Instagram e rappresenta una parte di una campagna molto più ampia”.
Spot con Cyrus Veyssi
Cyrus Veyssi appare nello spot truccato e vestito da donna, lamentandosi della secchezza della propria pelle. “Questa secchezza invernale non è il massimo, soprattutto quando ho così tanti look natalizi da sfoggiare, per fortuna so esattamente cosa fare”, afferma l’influencer mentre cerca i prodotti su Google. Sullo smartphone di Veyssi appare poi il logo di Google Shopping: “Una pelle idratata è un regalo per tutti, non serve impacchettarla. Buone feste a me”, conclude l’influencer.