Grecia, blitz di Alba Dorata contro gli immigrati. E la polizia sta a guardare

ATENE – La stampa americana e inglese è netta, quella mediterranea meno forse per paura: ma Alba Dorata spaventa. Il partito greco di estrema destra sta riscuotendo sempre più consensi tra la popolazione spossata dalla crisi.

C’è un video, che ha avuto ampia diffusione lo scorso mese in Grecia, che mostra circa 40 uomini corpulenti guidati da Giorgos Germenis, legislatore di Alba Dorata, mentre marciano in un mercato notturno nel paese di Rafina, chiedendo ai venditori di pelle scura di mostrare loro i permessi. E che soprattutto mostra come gli uomini del partito stiano facendo sempre più le veci di “squadroni” con più poteri (almeno effettivi) della polizia.

Nel video alcuni dei venditori mostrano i permessi, ma la situazione degenera quando uno dei 40, con indosso una maglietta nera con il nome del partito, distrugge una bancarella con un bastone e getta in giro la merce. “Abbiamo visto alcuni immigrati illegali che vendevano le proprie mercanzie”, dice ad un certo punto Germenis nel video. “Noi abbiamo fatto quello che avrebbe dovuto fare Alba Dorata. E adesso andremo in chiesa a pregare la Madonna”.

Solo alcuni mesi prima Alba Dorata non era altro che un nome sussurrato in Grecia. Ma tre mesi dopo che il partito di estrema destra ha ottenuto il sostegno dell’elettorato ed è entrato in Parlamento, Alba Dorata è sulla bocca di tutti.

Come riporta il New York Times, ora nei bar e nei taxi greci si parla sempre più di Alba Dorata, la sua popolarità cresce anche dopo le incursioni e gli attacchi agli immigrati. Il favore per il partito di estrema destra aumenta di pari passo con il disincanto verso l’immigrazione illegale, e con il procedere del programma di governo del premier Antonis Samaras, costretto dai creditori internazionali a spingere per misure di austerity estremamente impopolari da 15 miliardi di dollari.

Se la Grecia tornasse al voto presto, sottolinea il New York Times, Alba Dorata potrebbe ritrovarsi terzo partito in Parlamento, dopo la Nuova Democrazia di Samaras e il partito di sinistra Syriza. Al momento è invece il quinto partito in Parlamento, con 18 voti su 300, dopo essersi aggiudicata il 7% dei voti.

Le tattiche di Alba Dorata sono simili a quelle usate prima delle elezioni parlamentari di giugno. Facendo leva sul timore che gli immigrati facciano aumentare il tasso di criminalità e le difficoltà economiche, il movimento ha iniziato ad organizzare attacchi contro gli immigrati, la maggior parte dei quali clandestini, con la polizia che spesso resta lì a guardare.

Di recente il partito ha anche aperto un ufficio a New York, nel tentativo di conquistare la vasta comunità greca. Subito però il sito è stato attaccato dagli hacker di Anonymous.

”Alba Dorata è l’unico partito politico in Grecia che si batte senza scusarsi per la sovranità, la sicurezza, e la dignità del popolo greco. Il partito intende rovesciare decenni di immigrazione illimitata dal terzo mondo che ha portato  criminalità, disoccupazione, malattie e possibilmente il terrorismo verso le citta’ greche una volta pacifiche” si leggeva nel sito del partito prima che venisse disattivato dagli hacker, che hanno prontamente rivendicato l’azione via Twitter.

La stessa Alba Dorata p chiara: ”Vogliamo promuovere e sostenere gli ideali nazionalistici della ‘Golden Dawn’ e la visione per la Grecia tra la diaspora greca”.

 

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie