Grecia, immigrati senza stipendio da mesi: il datore di lavoro spara loro col fucile

ATENE – In Grecia, alcuni immigrati che hanno lavorato per sei mesi, senza essere pagati, in alcuni campi di fragole si sono rivolti al datore di lavoro chiedendo i loro compensi. Il gruppo dei 27 migranti del Bangladesh ha ricevuto come risposta 33 colpi di proiettile esplosi da pistole e canne di fucile.

E’ accaduto nel piccolo villaggio di Manolada nel sud della Grecia. La notizia è stata diffusa dalla polizia ellenica, precisando che al momento sono stati tutti ricoverati a Patrasso e in altri istituti ospedalieri del Paese con ferite da arma da fuoco.

L’agenzia Asca racconta tutta la vicenda ee quello che è accaduto dopo i colpi di pistola e fucile:

“Tutto è cominciato quando circa 200 lavoratori impiegati in una delle aree più vaste e famose della Grecia per la produzione di fragole si sono rivolti ai loro capireparto chiedendo di ricevere il pagamento del salario dei sei mesi precedenti. A quel punto i loro superiori hanno imbracciato le armi sparandogli contro, prima ancora che migranti manifestassero alcuna forma di protesta o di dissenso violento. D opo di che anche la beffa, visto che per i 27 lavoratori è giunto un licenziamento collettivo”.

“Al momento le autorità  greche hanno arrestato un uomo, definito il ”mandante morale” del gesto, e interrogato i due capireparto colpevoli di aver aperto il fuoco contro i propri dipendenti. La vicenda ha sollevato un polverone di polemiche nel Paese, raggiungendo persino i vertici del governo Samaras tanto da trascinare il portavoce dell’esecutivo Simos Kedikoglou a definire il gesto ”un atto disumano”. Gia’ nel 2008 la pianura di Manolada era stata teatro di uno sciopero di vaste dimensioni che aveva coinvolto centinaia di lavoratori, tutti migranti, scesi nei campi per protestare contro le condizioni di schiavitu’ cui erano sottoposti”.

La notizia ha scosso l’opinione pubblica ellenica. Per il portavoce del governo greco Simos Kedikoglou si è trattato di “un attacco inumano… Questo atto vergognoso e senza precedenti è estraneo all’etica dei greci”.

La vicenda dello sfruttamento di questi lavoratori, in Grecia era già nota da tempo: nel 2008, diverse associazioni avevano realizzato il documentario “fragole insanguinate” che aveva lo scopo di denunciare e boicottare quanto accadeva in questi campi. Ed ora, nel piccolo villaggio di Manolada, il sangue è stata sparso davvero.

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