Guerra in Ucraina, attacco russo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia: sfiorata nuova Chernobyl VIDEO

Notte di terrore in tutta Europa e nel mondo per l’Ucraina, dove nella notte i russi hanno bombardato la centrale nucleare di Zaporizhzhia, colpita e incendiata, per qualche ora hanno evocato lo spettro di una nuova Chernobyl. 

Bombardamento russo contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia

Le truppe russe hanno ingaggiato un lungo combattimento con quelle ucraine poste a difesa della centrale nucleare a sei reattori di Enerhodar, nell’oblast di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, che rifornisce quasi metà dell’energia nucleare ucraina, bersagliandola con tiri d’artiglieria e di mitragliatrici pesanti “da tutte le parti”, provocando l’incendio di una delle sei unità. Notizie dal posto indicavano che i pompieri non riuscivano ad accedere alla centrale perché “sotto tiro” da parte delle forze russe. Da quel momento sono partiti, nel cuore della notte, gli appelli a cessare immediatamente i combattimenti attorno alla centrale, dal governo ucraino all’agenzia atomica dell’Onu (Aiea), dal presidente Usa Joe Biden, che ha parlato al telefono con il leader ucraino, Volodymyr Zelensky, come ha fatto anche il premier britannico, Boris Johnson, che ha detto di voler convocare d’urgenza il Consiglio di Sicurezza dell’Onu.

Due ore circa è durato il terrore, poi il portavoce della centrale ha fatto sapere che alla fine i pompieri hanno potuto raggiungere l’impianto e spento l’incendio. La sicurezza della centrale atomica “è stata ripristinata”, ha quindi dichiarato un comandante militare locale ucraino. Poi la certificazione della stessa Aiea, che “le attrezzature essenziali” della centrale colpita non “sono state compromesse dall’incendio” e che non ci sono state fughe radioattive, come per alcuni minuti fonti locali avevano fatto temere.

Zelensky dopo attacco a centrale: “Terrore nucleare”

Ma Zelensky ne ha approfittato per puntare il dito contro Mosca, accusata di usare come arma il “terrore nucleare”, colpendo, come nessuno aveva mai osato fare nella storia dell’umanità, una centrale atomica. Se fosse esplosa – ha rincarato la dose il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba – sarebbe stato “dieci volte peggio di Chernobyl”. 

 

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