ROMA – Berlusconi? ”La sentenza va rispettata, eseguita e applicata”. Leggasi: il Pdl stia buono. Sono le prime parole del segretario del Pd, Guglielmo Epifani, dopo la lettura della sentenza della Corte di Cassazione, che ha confermato la condanna di Silvio Berlusconi a 4 anni per frode fiscale.
In piedi e con un foglio tra le mani, con due altri uomini di partito accanto, il comunicato letto dal segretario del Pd a molti non è piaciuto. Non tanto per quello che c’era scritto, quanto per il modo in cui è stato letto. Sembrava, scrivono in molti, la replica caricaturale della sentenza letta poco prima dai giudici in Cassazione.
”Seguiremo con attenzione il comportamento del Pdl, sapendo che un atteggiamento responsabile rafforzerebbe l’opportunità di tenere distinte le vicende giudiziarie da quelle politiche e di Governo, come il Pd ritiene necessario in una fase di crisi grave come quella che sta attraversando il Paese”, ha detto Epifani.
“Il Pd ha atteso la sentenza della Corte di Cassazione con un atteggiamento di grande serietà, privo di qualsiasi forma di speculazione politica. Oggi, dopo il verdetto di condanna, esprime il suo totale rispetto per la sentenza, le motivazioni correlate e il rigore delle procedure seguite. La condanna di Silvio Berlusconi è atto di grande rilevanza. Per quanto riguarda il Pd questa condanna va non solo, come è naturale, rispettata ma va anche applicata e resa applicabile e a questo spirito si uniformerà il comportamento del Gruppo parlamentare“.
L’udienza della Suprema Corte ha annullato, invece, l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni a cui l’ex presidente del Consiglio era stato condannato in primo e secondo grado. Quindi resta in politica. Bisognerà vedere le implicazioni che questo aspetto del pronunciamento della Cassazione avrà sul governo Letta e sul Parlamento in generale.
Nei giorni scorsi diversi deputati e senatori del Pdl, come Michaela Biancofiore, avevano annunciato dimissioni di massa in caso di condanna del loro leader.
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