Sono almeno 56 le persone morte ieri negli scontri tra tifosi durante una partita di calcio a N’Zerekore, nella Guinea sud-orientale. Lo ha reso noto il governo.
Guinea, 56 morti alla partita di calcio
“Il governo condanna gli incidenti che hanno funestato la partita tra Labe e N’Zerekore”, ha scritto il primo ministro Amadou Oury Bah su Facebook. “Il governo sta seguendo la situazione e ribadisce l’invito alla calma in modo che i servizi ospedalieri possano soccorrere i feriti”, ha aggiunto.
N’Zerekore è la seconda città della Guinea (capitale Conakry): situata a sud est del paese affacciato sull’Atlantico, conta 200mila abitanti, una popolazione raddoppiata in 10 anni grazie all’enorme afflusso di profughi e rifugiati. La regione si trova infatti al confine con Liberia e vicina a Costa d’Avorio e Sierra Leone, teatri negli ultimi anni di conflitti etnici e politici.
“Ci sono corpi allineati a perdita d’occhio nell’ospedale”
“Tutto è iniziato per una decisione contestata dall’arbitro. Poi i tifosi hanno invaso il campo”, ha detto un testimone. Medici e infermieri ascoltati dall’agenzia di stampa francese Afp raccontano scene di straziante violenza e orrore: “Ci sono corpi allineati a perdita d’occhio nell’ospedale. Altri sono stesi a terra nei corridoi. L’obitorio è pieno”.
Partite di questo tipo sono organizzate spesso a scopo propagandistico ed elettorale. In questo caso la partita faceva parte di un torneo organizzato in onore del leader della giunta militare della Guinea, Mamadi Doumbouya, che ha preso il potere con un colpo di stato nel settembre 2021 prima di insediarsi come come presidente.