“I love Riky”: il graffito in memoria di Riccardo Magherini – VIDEO

di redazione Blitz
Pubblicato il 10 Aprile 2014 - 15:28 OLTRE 6 MESI FA
"I love Riky": il graffito in memoria di Riccardo Magherini

“I love Riky”: il graffito in memoria di Riccardo Magherini

FIRENZE – “I love Riky”, il graffito apparso sul muro all’ingresso del locale il Santino di Firenze è dedicato a Riccardo Magherini, morto la notte tra il 3 e il 4 marzo per una crisi cardiaca che lo ha colpito durante il suo arresto a Firenze. Alcuni giorni fa, in un video apparso sul sito di Repubblica Tv si udivano le urla concitate del quarantenne ammanettato a faccia in giù sull’asfalto di Borgo San Frediano, poco prima di morire. Chiedeva disperatamente aiuto: “Sto morendo, ho un figlio!

Repubblica Tv è andata ad intervistare Laura di Fabrizio, dipendente del locale spesso frequentato da Magherini:

“Riccardo passava spesso di qui e praticamente lo conoscevamo tutti – ha spiegato – la sua morte ci ha scosso tantissimo. E’ una vicenda che ancora rimane nel dubbio, c’è tanta gente che è interessata a sapere cosa è successo realmente quella sera”

“Fate piena luce sulla morte di Ricky”, hanno chiesto i suoi familiari che si sono affidati ad una nota per esprimere le loro riflessioni subito dopo la diffusione del video:

Per quanto è dato comprendere, si tratta di un video già acquisito agli atti e noto agli stessi familiari, la cui pubblicazione nulla aggiunge a quanto dunque è già all’attenzione di chi sta indagando sulla morte di Ricky. Risentire in quella registrazione le grida di aiuto di Ricky, sapendo che si tratta degli ultimi istanti della sua vita, non fa che aggiungere dolore a chi gli ha voluto bene.

È davvero difficile darsi pace – aggiungono – perché è evidente che quella sera Ricky stava male, ed aveva bisogno di aiuto, e lo chiedeva disperatamente, ben prima che intervenissero le forze dell’ordine ed i soccorritori. Ed è morto, invece, nelle mani di costoro. Occorre dunque fare piena luce sull’accaduto, e confermiamo la nostra fiducia nell’opera degli inquirenti. La verità è l’obbligo minimo che dobbiamo alla memoria di Ricky”.

 

(Video Repubblica Tv)