Ad Agrigento sul palazzo della stazione centrale è stato proiettato un video mapping che mostra un breve documentario storico. Il video però ha scatenato molte polemiche perché sono apparse due svastiche sui lati della facciata, con al centro la scritta “Arbeit macht frei” (in tedesco “Il lavoro rende liberi”, ndr). Si tratta della stessa frase che i nazisti avevano posizionato all’ingresso del campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia.
Agrigento, lo ricordiamo, quest’anno è la capitale italiana della cultura. Gli autori del progetto hanno quindi scelto di non omettere i simboli del nazismo nel racconto storico della città. La loro decisione, però, non è stata condivisa da larga parte della popolazione.
Dopo le polemiche in Rete, il caso infatti è diventato anche politico. Ad intervenire è stato Nino Cuffaro, segretario cittadino del partito Democratico: “Ma era proprio necessario inserire nel video, anche se in un contesto di racconto storico, i simboli del nazismo in così grande evidenza? Proprio in un momento in cui le frange della destra estrema, che inneggiano al fascismo e al nazismo, sono sempre più apertamente presenti sulla scena politica europea? A me questa scelta non piace proprio”.
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