Il multimilionario Bryan Johnson ha attirato su di sé l’attenzione del mondo social per il suo particolare stile di vita, che ha come scopo primario quello dell’eterna giovinezza. La tendenza che Johnson segue con religiosa dedizione è quella del biohacking, che si basa sulla gestione estrema dell’ambiente e del proprio corpo al fine di raggiungere un certo grado di longevità fisica e mentale. In particolare, ha fatto molto discutere una delle misure più radicali che Johnson ha deciso di attuare, ossia quella di iniettarsi il sangue del figlio adolescente.
Chi è Bryan Johnson? Nonostante il suo nome possa trarre in inganno facendo pensare al cantante degli AC/DC, in fondo cambia solo una lettera, il mondo di questo multimilionario è distante anni luce dagli sfavillanti e sfrenati comportamenti propri dell’hard rock.
Johnson ha tanti soldi, tantissimi in realtà, e molti li spende per “ingannare la morte”, sborsando circa 2 milioni di dollari l’anno per preservare la propria giovinezza. L’uomo ha avviato questa particolare impresa nel 2013, dopo aver venduto la sua azienda tecnologica, Braintree Venmo, a PayPal per una cifra pari a 800 milioni di dollari.
Il suo obiettivo, dichiarato da lui stesso, è quello di diventare immortale attraverso uno stile di vita strettamente legato alle logiche del biohacking. Qualcuno definisce questa tendenza “pura arte”, scientificamente organizzata al fine di gestire con meticolosa precisione, più che altro estrema, lo spazio che ci circonda esercitando il controllo sulla propria biologia. Come un sistema operativo che si aggiorna alla più recenti versioni, il biohacking prevede un aggiornamento continuo.
“Sconfiggere la morte sarebbe la più grande conquista dell’umanità”, ha affermato Johnson, che ha descritto nei minimi dettagli tutti gli aspetti della sua sfida. Una decisione che, com’era prevedibile immaginare, ha suscitato un certo interesse sui social, lasciando molti utenti a bocca aperta e increduli. Su X l’uomo ha accumulato 450mila follower e altri 250mila su TikTok. Non tutti però sostengono la sua causa, anzi molti utenti la criticano duramente commentando con un certo disprezzo uno stile di vita che nella sua ricerca della perfezione risulta essere in realtà troppo radicale.
“Haters, cosa avete contro di me?”, ha domandato Johnson. “Il tuo rifiuto antiscientifico di prendere il sole”, ha risposto piccato un utente, riferendosi all’ammissione di Johnson di cercare di evitare il sole perché accelera l’invecchiamento e causa il cancro. Sulla storia di Johnson, Netflix ne ha perfino realizzato un documentario dal titolo “Don’t Die: l’uomo che vuole vivere per sempre”.
Tra le misure più estreme adottate da Bryan Johnson, 45 anni, ce n’è una che in molti hanno criticato. Si tratta dell‘iniezione del plasma sanguigno del figlio adolescente, che di anni ne ha 17. Definito come “il primo scambio di plasma multigenerazionale al mondo”, questa operazione ha portato alla rimozione di un litro di sangue dal corpo del ragazzo. Il sangue è stato poi scomposto, separando plasma, globuli rossi e bianchi al fine di ottenere una sorta di cocktail iniettato poi nelle vene di Johnson.
“Non abbiamo imparato abbastanza per capire se questo sia un trattamento umano praticabile per qualsiasi cosa. Per me è disgustoso, privo di prove e relativamente pericoloso”, ha dichiarato Charles Brenner, biochimico del City of Hope National Medical Center di Los Angeles.