Il ritorno delle olgettine: docu-fiction a puntate sugli scandali dello show-biz

I due registi, i fratelli Luigi e Luca Tomei

ROMA – Si chiama Il ritorno delle olgettine e promette di essere “il film più scandaloso di sempre”. Scandaloso fin nel nome, che fa riferimento alle ragazze che popolavano il residence di via Olgettina a Milano, quelle protagoniste delle cene eleganti a casa dell’ex premier Silvio Berlusconi, e dei dopocena a base di bunga-bunga. Scandaloso ma non offensivo, assicurano i due registi, i fratelli Luca e Luigi Tomei, perché non ha nulla a che vedere con i fatti e i personaggi delle notti di Arcore.

Un titolo che vuole fare rumore e che, a giudicare dalle polemiche, ha centrato l’obiettivo. “Il nostro film non è un’offesa – ci tengono a precisare i due registi – racconta uno spaccato della società italiana”. L’intento è quello di “parlare di costume italiano e di star system italiano – spiegano i fratelli Tomei – Faremo un app dedicata al progetto che conterrà 8 short movie”. Sì perché Il ritorno delle olgettine non è un vero e proprio film, nel senso classico nel termine, ma una sorta di documentario, una video-inchiesta a puntate sulla prostituzione nel mondo dello spettacolo.

Otto mini-movie che raccontano gli scandali e i segreti dello show-business, attraverso telecamere nascoste e dietro le quinte “rubati”. Nel trailer del primo episodio protagonista è l’ex gieffina Rosy Maggiulli, filmata da una telecamera nascosta mentre si spoglia e si lascia andare a confessioni piccanti.

Il film sarà diffuso a partire da febbraio 2015, attraverso un’apposita app. Intanto i fratelli Tomei hanno cominciato a scaldare gli animi: il 31 ottobre 2014 per lanciare il loro brand hanno organizzato il “Tomei International Vip Party”, una megafesta con tanti vip e personaggi famosi.