Il Trota difende il padre: “Fischi per Monti, l’audio era fuori sincro”

MILANO – Secondo Renzo “Trota” Bossi, i fischi a papà Umberto in realtà erano per Monti “ma l’audio e il video sono stati montati fuori sincrono per farla sembrare una contestazione”.

Il cerchio magico, per il Trota “non esiste, i militanti sono stati traviati dai giornalisti”, mentre i soldi della Lega sono finiti in Tanzania perché “siamo coerenti, investiamo fuori dall’Europa perché non crediamo nell’Euro”.

Il figlio del leader leghista ha rilasciato queste dichiarazioni sulle questioni che stanno scuotendo il Carroccio in questi giorni a Repubblica a margine del Consiglio Regionale della Lombardia:

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